> > Elezioni Parlamentari in Siria: Un Passo Decisivo Verso la Democrazia

Elezioni Parlamentari in Siria: Un Passo Decisivo Verso la Democrazia

elezioni parlamentari in siria un passo decisivo verso la democrazia python 1759653317

Le elezioni in Siria rappresentano un momento cruciale nella transizione verso una nuova governance, post-regime di Assad.

La Siria si appresta a vivere un momento cruciale con le prime elezioni parlamentari dalla caduta del regime di Bashar al-Assad. Questo evento rappresenta un tentativo di avviare una transizione politica in un paese che ha vissuto quasi 14 anni di guerra civile.

Le modalità di queste elezioni sono tuttavia oggetto di dibattito.

Solo due terzi dei membri della nuova assemblea, costituita da 210 seggi, saranno eletti attraverso collegi elettorali, mentre il restante terzo sarà nominato direttamente dal presidente ad interim, Ahmed al-Sharaa.

Il processo di elezione e le critiche

Il sistema utilizzato per scegliere i nuovi rappresentanti è stato criticato per la sua mancanza di democraticità. Gli esperti avvertono che questo metodo potrebbe favorire personalità già affermate e mantenere il potere nelle mani dei leader attuali, piuttosto che favorire un reale cambiamento democratico nel paese.

Critiche da parte delle ONG

Un gruppo di oltre una dozzina di organizzazioni non governative ha recentemente dichiarato che il modo in cui si stanno svolgendo le elezioni consente ad al-Sharaa di plasmare una maggioranza parlamentare composta da individui scelti in base alla lealtà piuttosto che all’effettivo supporto popolare. “Questo sistema rischia di minare il principio di pluralismo essenziale per qualsiasi processo democratico genuino”, ha affermato Bassam Alahmad, direttore di Syrians for Truth and Justice.

In alcune regioni, come la provincia di Suwayda, a maggioranza drusa, e nelle aree controllate dalle forze democratiche siriane curde, le elezioni sono state rinviate a tempo indeterminato a causa di tensioni con il governo centrale di Damasco. Questa situazione ha lasciato alcune seggi vuote, aumentando ulteriormente le preoccupazioni sulla rappresentatività.

Un passo verso la rappresentanza

Nonostante le criticità, alcuni osservatori vedono queste elezioni come un primo passo verso la rappresentanza politica per i siriani. Osama Bin Javaid di Al Jazeera ha descritto il voto come una sorta di modello ibrido tra selezione ed elezione. “Questa non è una vera e propria elezione”, ha commentato, “ma rappresenta un’opportunità per i siriani di avere una voce in un’assemblea che dovrà affrontare le sfide del paese.”

Implicazioni per il futuro politico

Il nuovo parlamento avrà l’incarico di preparare il terreno per future elezioni generali e dovrà dimostrare che la Siria può diventare una democrazia costituzionale. Ciò implica che i membri del parlamento dovranno rendere conto agli elettori, un concetto che ha scarso precedenti nel contesto siriano degli ultimi decenni.

Il sistema prevede che 140 dei 210 membri siano eletti da circa 7.000 membri dei collegi elettorali provenienti da 60 distretti, scelti da apposite commissioni. Tuttavia, l’assenza di elezioni in alcune aree significa che non tutte le voci saranno rappresentate.

Le sfide da affrontare

Il parlamento in arrivo si troverà ad affrontare numerose sfide in un paese che deve ancora superare le cicatrici lasciate dal regime di Assad. Tra queste ci sono questioni economiche, di sicurezza e la necessità di garantire che le diverse etnie e gruppi abbiano una rappresentanza adeguata.

Rappresentanza di donne e minoranze

Esiste anche una crescente preoccupazione riguardo alla rappresentanza delle donne e delle minoranze all’interno della nuova assemblea, dato che solo il 14% dei candidati sono donne. Nishan Ismail, un insegnante della regione curda, ha dichiarato che “queste elezioni potevano rappresentare un nuovo inizio politico”, ma la marginalizzazione di molte aree evidenzia la mancanza di rispetto per gli standard di partecipazione politica.

Le modalità di queste elezioni sono tuttavia oggetto di dibattito. Solo due terzi dei membri della nuova assemblea, costituita da 210 seggi, saranno eletti attraverso collegi elettorali, mentre il restante terzo sarà nominato direttamente dal presidente ad interim, Ahmed al-Sharaa.0