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Fiducia e democrazia

Impegno, partecipazione e territorio: la missione di Denise Jacquemod ad Avise

Politica e amore per il territorio a servizio della Comunità

Era destino che Denise Jacquemod, originaria di Avise (AO), incrociasse il suo cammino con la nostra piccola Heidi rivoluzionaria. Già all’università (ha compiuto i propri studi alla Cattolica di Milano) il suo soprannome era “Heidi” forse per i suoi natali tra i monti nei quali è tornata appena laureata. Oggi Denise è assessore allo sport, istruzione, cultura e arredo urbano di Avise (AO), Comune di 300 abitanti dell’Alta Valle d’Aosta all’imbocco della Valdigne.

Insegnante presso l’Institut Agricole di Aosta, dopo anni di attivismo parrocchiale e volontariato presso la biblioteca locale, nel 2020 per supportare con totale “fiducia” la lista di Nadir Junod si è candidata ed è stata eletta vice sindaca alle elezioni amministrative (confermata ad un secondo mandato nel 2025) all’insegna delle sfide e dell’innovazione. L’inizio del suo mandato – segnato dalla pandemia di Covid-19 – non è stato semplice: la situazione di emergenza ha infatti imposto riunioni online, limitato il contatto diretto e la responsabilità di decisioni dure ma necessarie. Nonostante le difficoltà, Denise e la giunta hanno promosso nuove iniziative, come l’utilizzo dei social media e la gestione del sito web a fini turistici, ma soprattutto la creazione di una rete locale attraverso il rafforzamento della collaborazione tra le associazioni locali, culminato nell’evento annuale “Passeggiando Avise”, evento naturalistico, culturale ed enogastronomico all’insegna del turismo sostenibile.

L’obiettivo di Denise e della “giunta Junod” è trasformare Avise in una destinazione di turismo “slow” e sostenibile, valorizzando la natura e la cultura del territorio, in controtendenza rispetto a mete più affollate come Courmayeur o Cervinia. L’impegno è sintetizzato dal logo e dallo slogan, ideati dalla grafica valdostana Elisa Avantey: “Avise, vivre le temps“. Uno strumento per affermare e comunicare l’identità del Comune e i luoghi che lo contraddistinguono, dove il tempo, inteso non solo da un punto di vista storico, diventa il bene più prezioso. Tra i progetti futuri (Denise li definisce sogni forse irrealizzabili) spiccano l’avvio della gestione sostenibile dei boschi di Avise, la valorizzazione di sentieri come il Vallone di Vertosan, la costruzione di un bivacco nei pressi del Lac du fond (Altavia 2) e la messa in sicurezza del tratto della strada romana in località Pierre Taillée, dove la strada delle Gallie è stata tagliata nella roccia.

Parlando con Denise sono due i concetti che contraddistinguono il suo servizio: il primo è la fiducia, sia nei confronti di chi l’ha chiamata all’impegno politico,  sia nel rapporto con i suoi elettori.  Il secondo è la democrazia. Scelta non semplice. Soprattutto quando il mantenersi coerenti con la propria visione richiede scelte impopolari, come l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta che, malgrado la diffidenza iniziale, è diventata un esempio virtuoso. Democrazia per Denise è sinonimo di partecipazione, partecipazione delle nuove generazioni, degli anziani o dei cittadini provenienti da altre regioni o paesi. Soggetti che possono arricchire il territorio con le loro competenze, storie e visioni. Il lavorare “con e per” la Comunità non può che rafforzare i legami e concretizzare quello che per Denise e per suoi colleghi amministratori è il sogno e l’impegno più grande: mantenere vivo il proprio paese con un numero sempre più grande di persone o famiglie che decidono di vivere ad Avise, non solo come abitanti ma soprattutto come componenti di una Comunità. Un impegno che rievoca le parole di Paolo VI che definiva la politica come forma più alta di carità. Un richiamo a un’idea di politica come servizio, come cura dell’altro, come responsabilità.