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Flotilla: Aggiornamenti sul Sequestro degli Attivisti e le Reazioni Politiche in Tempo Reale

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Attivisti della Flotilla: Richiesta di Liberazione e Aggiornamenti sulle Azioni Legali in Corso.

Recentemente, il team legale del Global Movement to Gaza ha formalmente presentato un esposto alla Procura di Roma. Questo documento chiede il sequestro degli attivisti coinvolti e denuncia l’attacco subito in acque internazionali. Maria Elena Delia, portavoce dell’organizzazione, ha condiviso queste informazioni durante una conferenza stampa, insieme a parlamentari tornati in Italia dopo la missione con la Flotilla.

Delia ha sottolineato che gli attivisti sono stati detenuti in modo illegittimo, senza alcuna base giuridica, e prelevati dalla Marina militare israeliana, nonostante non avessero commesso alcun reato. La distinzione tra sequestro e arresto è cruciale: il primo è avvenuto senza accuse formali, mentre l’arresto presuppone un reato. Durante la detenzione, i diritti fondamentali degli attivisti, come l’accesso a cibo, acqua e servizi igienici, sono stati gravemente violati.

Il rientro degli attivisti e le richieste di assistenza

Nel contesto del rientro degli attivisti, Delia ha chiarito che non è stata richiesta assistenza finanziaria al governo italiano per i voli di rimpatrio. La Global Sumud Flotilla, infatti, è disposta a coprire le spese necessarie. Le affermazioni della portavoce si collegano alla necessità di fornire supporto e assistenza ai connazionali detenuti.

Arturo Scotto, deputato del Partito Democratico e uno dei parlamentari presenti a bordo della Flotilla, ha lanciato un appello per la liberazione immediata di tutti gli italiani detenuti nelle carceri israeliane. Durante la conferenza stampa, ha enfatizzato l’importanza di una pressione diplomatica forte e costante. Inoltre, ha evidenziato l’assenza di informazioni sui 26 italiani che stanno tornando a casa, chiedendo la pubblicazione della lista dei nomi e assicurando assistenza durante il loro viaggio di rientro in Turchia.

Le condizioni di navigazione e il diritto internazionale

Scotto ha anche fatto riferimento alla distanza di 35 miglia dalle coste di Gaza, sottolineando che il governo italiano non ha fatto sufficienti pressioni per riaprire un corridoio umanitario, bloccato da anni. Ha affermato che chi ha impedito l’arrivo delle barche a Gaza è colui che ha violato la legge.

La mobilitazione popolare e la difesa dei diritti

Marco Croatti, senatore del Movimento 5 Stelle, ha espresso un forte sostegno alla mobilitazione popolare, affermando che le manifestazioni pubbliche sono cruciali per proteggere i diritti dei cittadini. Durante la conferenza stampa, ha esortato i media e i cittadini a mantenere un fronte unito fino a quando tutti gli attivisti non saranno liberati. Croatti ha raccontato di momenti di paura vissuti durante la detenzione, ma ha deciso di non rivelare ulteriori dettagli fino a quando l’ultimo attivista non sarà tornato a casa.

Il senatore ha descritto come sia stato trascinato via da un furgone e come gli sia stato sottratto il passaporto, restituendoglielo solo in Italia. Ha anche menzionato che gli ambasciatori hanno avuto un contatto con loro solo poco prima della partenza.

Critiche all’operato del governo italiano

Benedetta Scuderi, europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso dure critiche nei confronti del governo italiano, accusando la premier Meloni di aver sfruttato la situazione per fini politici, mettendo a rischio la sicurezza degli attivisti. Ha affermato che gli attivisti sono stati brutalmente catturati in acque internazionali, dove avevano pieno diritto di trovarsi, e di aver subito perquisizioni e interrogatori senza accesso a un legale.

La situazione degli attivisti della Flotilla ha sollevato interrogativi sulla legittimità delle azioni intraprese da Israele e ha messo in luce la necessità di una risposta chiara e tempestiva da parte delle autorità italiane e internazionali.