Una violenta frana ha colpito Brazzano di Cormons, causando due vittime e gravi danni al territorio. La tragedia ha spinto la Procura di Gorizia ad aprire un’inchiesta penale, mentre le autorità locali e i volontari sono impegnati nelle operazioni di soccorso e nel ripristino della sicurezza nelle aree colpite.
Frana Cormons: emergenza e solidarietà nelle zone colpite
A Brazzano, 84 persone restano evacuate per precauzione a causa del rischio derivante dalla frana, mentre il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Nella vicina frazione di Versa, i cittadini stanno completando il secondo giorno di pulizia dopo l’alluvione: oltre 300 abitazioni sono state invase da acqua e fango.
Le autorità locali hanno regolamentato l’accesso, e il sindaco Michele Calligaris prevede di revocare a breve l’ordinanza di zona rossa. Oltre 85 volontari, provenienti anche dal Veneto, hanno contribuito alle operazioni di soccorso, coordinandosi con le istituzioni per garantire assistenza e sicurezza.
Frana Cormons, la Procura di Gorizia indaga per omicidio e disastro colposo
La Procura di Gorizia ha avviato un’inchiesta penale a carico di ignoti in seguito alla frana che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito alcune abitazioni a Brazzano di Cormons, provocando due vittime e un ferito. L’indagine, coordinata dal procuratore Massimo De Bortoli, ipotizza reati quali omicidio colposo plurimo, frana o valanga colpose, crollo e altri disastri dovuti a negligenza.
L’atto è scaturito dalle prime verifiche effettuate dai carabinieri e dai vigili del fuoco intervenuti subito dopo il cedimento. Sotto il fango hanno perso la vita Quirin Kuhnert, 32 anni, travolto mentre cercava di soccorrere la vicina 83enne Guerrina Skocaj. La Procura ha disposto l’autopsia sui corpi delle due vittime per chiarire le cause dei decessi.