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Francis Kaufmann Attacca gli Agenti di Polizia nel Carcere di Rebibbia a Roma

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Un nuovo episodio di violenza si è verificato nel carcere di Rebibbia, dove Francis Kaufmann ha attaccato gli agenti della polizia penitenziaria.

Nel pomeriggio di oggi, un grave episodio di violenza ha scosso il carcere romano di Rebibbia. Il detenuto Francis Kaufmann, un cittadino statunitense coinvolto in un caso di duplice omicidio, ha aggredito diversi membri della polizia penitenziaria. L’evento si è verificato al termine dell’ora d’aria, quando, secondo il sindacato Osapp, Kaufmann ha rifiutato di rientrare nella sua cella, scatenando una reazione violenta.

Il trentenne, già noto per il suo comportamento aggressivo, ha iniziato a lanciare frasi minacciose e ha colpito fisicamente gli agenti intervenuti. Solo grazie al rapido intervento del personale di sicurezza e sanitario, la situazione è stata riportata sotto controllo, sebbene alcuni agenti abbiano riportato ferite e contusioni che necessiteranno di alcuni giorni per guarire.

Il profilo di Francis Kaufmann

Francis Kaufmann è accusato di aver commesso un duplice omicidio, quello della sua compagna Anastasia Trofimova e della figlia di undici mesi, Andromeda. I corpi delle vittime sono stati rinvenuti nel parco di Villa Pamphili il 7 giugno, e le indagini hanno confermato che Kaufmann è il padre della bambina. Dopo la loro scomparsa, l’uomo si è allontanato dall’Italia, ma è stato successivamente catturato sull’isola greca di Skiathos.

Dopo l’estradizione in Italia, Kaufmann è stato trasferito a Rebibbia, dove ha continuato a proclamarsi innocente. Tuttavia, il suo passato è costellato da comportamenti aggressivi, sia durante la detenzione nel carcere di Larissa in Grecia, sia durante il trasferimento in Italia, dove ha mostrato segni di instabilità.

Attività violente in carcere

Questo non è il primo episodio di violenza da parte di Kaufmann. In precedenti occasioni, aveva già mostrato atteggiamenti ostili verso il personale carcerario, rifiutando di seguire le disposizioni e creando situazioni di tensione. Durante il suo periodo di detenzione in Grecia, aveva danneggiato la cella e lanciato accuse contro gli agenti di scorta nel corso del suo trasferimento.

Le reazioni istituzionali

Il sindacato Osapp ha espresso preoccupazione per la sicurezza degli agenti, sottolineando che il sistema penitenziario italiano sta affrontando gravi difficoltà. “Questo episodio è l’ennesima prova di come la sicurezza del personale sia quotidianamente compromessa”, ha dichiarato il segretario generale Leo Beneduci, esigendo interventi urgenti da parte del Ministero della Giustizia.

Attualmente, il carcere di Rebibbia è sovraffollato, con una capienza regolare di 1.080 posti, ma con circa 1.630 detenuti presenti. Questa situazione di sovraffollamento aggrava ulteriormente il rischio per il personale penitenziario, che si trova a operare in condizioni di estrema difficoltà.

Il futuro giudiziario di Kaufmann

La Procura di Roma sta preparando la richiesta di giudizio immediato per Kaufmann, che dovrà affrontare il suo processo direttamente davanti alla Corte d’Assise, senza passare per il giudice per l’udienza preliminare. Questo passaggio rapido sarà fondamentale per stabilire la verità sui gravissimi crimini di cui è accusato e per garantire che la giustizia venga rispettata.