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G20 in Sudafrica: L'Italia al Centro dell'Attenzione e l'Assenza degli USA

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L'Italia si appresta a ospitare un G20 storico in Sudafrica, mentre gli Stati Uniti si allontanano dalla scena internazionale e la questione Ucraina rimane sullo sfondo.

La città di Johannesburg, in Sudafrica, ospiterà un evento senza precedenti: il G20 si svolgerà per la prima volta sul suolo africano. Questo incontro di rilievo, che riunisce le venti maggiori economie mondiali, si presenta in un contesto particolare, caratterizzato dall’assenza degli Stati Uniti, un fatto che inevitabilmente suscita interrogativi e riflessioni.

In questo scenario, l’Italia si prepara a svolgere un ruolo chiave, puntando a rafforzare legami cruciali con il continente africano.

La premier Giorgia Meloni parteciperà ai lavori del G20 il 22 e 23 novembre, sottolineando l’impegno dell’Italia verso l’Africa, un aspetto centrale della sua politica estera. Questo summit rappresenta la conclusione di un ciclo di leadership del Sud globale, iniziato con Indonesia, India e Brasile.

Un summit inclusivo e tematiche centrali

Il formato del G20, scelto dal Sudafrica, è particolarmente inclusivo, coinvolgendo circa quindici Paesi invitati, tra cui Nigeria, Egitto e Vietnam. Le tre sessioni programmate toccheranno temi fondamentali: la crescita economica globale, la transizione energetica e la lotta contro il cambiamento climatico. A fianco di queste questioni, verranno discussi argomenti emergenti come l’intelligenza artificiale e le nuove disuguaglianze globali.

Focus sulla sicurezza alimentare e sul debito

Tra le priorità della presidenza sudafricana ci sono la questione del debito e la sicurezza alimentare. L’Italia intende rilanciare l’iniziativa per la conversione dei debiti africani, un progetto che è stato presentato in collaborazione con la Commissione Europea. Riguardo alla sicurezza alimentare, l’Italia sostiene l’importanza di rendere i sistemi agricoli più resilienti, riconoscendo la gravità del problema, che colpisce in modo particolare il continente africano.

La situazione politica e l’assenza degli Stati Uniti

La Casa Bianca ha recentemente chiarito la propria posizione riguardo alla partecipazione al G20, confermando che gli Stati Uniti non saranno presenti. Questa dichiarazione è giunta dopo le speculazioni del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che aveva accennato a un possibile ripensamento da parte di Washington. Tuttavia, la portavoce della Casa Bianca ha messo a tacere queste voci, ribadendo che non ci sarà alcuna rappresentanza statunitense al summit.

Le tensioni tra il Sudafrica e gli Stati Uniti sono state ulteriormente amplificate dalle recenti dichiarazioni dell’ex presidente Donald Trump, che ha accusato il Paese ospitante di genocidio nei confronti degli afrikaner e ha manifestato l’intenzione di boicottare l’incontro. La mancanza di una presenza statunitense al G20 è un evento di notevole rilevanza, che potrebbe influenzare il dibattito e le decisioni che verranno assunte.

Le posizioni italiane sull’Ucraina e il futuro

Nonostante l’assenza degli Stati Uniti, la questione ucraina rimane presente nel contesto del G20. Sebbene non siano state programmate discussioni specifiche sul tema, l’Italia conferma il proprio sostegno a Kiev, sia sul piano politico che militare. Sono in fase avanzata le trattative per un dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia e un nuovo pacchetto di aiuti militari è in preparazione. L’Italia continua a raccogliere equipaggiamenti energetici per l’Ucraina, in vista dell’inverno imminente.

Il G20 di Johannesburg rappresenta un’importante opportunità per l’Italia, che si aspetta l’affrontare temi cruciali come la migrazione, la transizione energetica e la gestione dei minerali critici. È fondamentale che tutti questi argomenti siano trattati in modo integrato, senza separazioni tematiche, per garantire una visione complessiva e coerente. Il summit rappresenta un’importante occasione per affermarsi come attore di primo piano nella cooperazione internazionale e nel sostegno ai Paesi africani.