> > Germania, Merz non raggiunge maggioranza per diventare cancelliere

Germania, Merz non raggiunge maggioranza per diventare cancelliere

default featured image 3 1200x900

(Adnkronos) - Friedrich Merz non raggiunge la maggioranza assoluta necessaria al primo turno di votazioni in Parlamento per essere eletto cancelliere della Germania. Al leader della Cdu sono andati 310 voti dei 630 parlamentari del Bundestag, sei in meno di quelli necessari.La votazione si è ...

(Adnkronos) – Friedrich Merz non raggiunge la maggioranza assoluta necessaria al primo turno di votazioni in Parlamento per essere eletto cancelliere della Germania. Al leader della Cdu sono andati 310 voti dei 630 parlamentari del Bundestag, sei in meno di quelli necessari.

La votazione si è svolta a scrutinio segreto e senza dibattito ed è arrivata al culmine di un processo di formazione del governo iniziato dopo le elezioni anticipate del 23 febbraio, che hanno visto l'alleanza dei cristiano-conservatori Cdu/Csu emergere come primo partito, seguita dall'estrema destra di Afd e dai socialdemocratici Spd.

La nuova coalizione di governo, composta da Cdu/Csu e Spd, ha finalizzato un accordo che prevede un esecutivo con 17 ministeri: 10 affidati alla Cdu/Csu (sette a Cdu e tre alla Csu) e sette alla Spd. Il leader socialdemocratico Lars Klingbeil assumerà il ruolo di vice-cancelliere e ministro delle Finanze, mentre Boris Pistorius manterrà il suo incarico alla Difesa.

L'accordo di coalizione approvato con l'84,6% dei voti dagli iscritti della Spd nonostante una partecipazione al voto del 56%, con la Spd che ha moderato alcune delle proposte più conservatrici della Cdu. Con la formazione del governo Merz, la Germania si prepara ad affrontare sfide significative, tra cui la stagnazione economica, le tensioni geopolitiche e l'ascesa dell'estrema destra rappresentata dall'Afd. Il nuovo cancelliere ha già annunciato visite ufficiali a Parigi, Varsavia e Kiev come segnale del ritorno della Germania al centro della politica europea.

"Governeremo con forza, programmazione e fiducia". Questa la promessa fatta da Merz, dopo aver firmato a Berlino l'accordo di coalizione segnando la nascita di un governo di larghe intese che promette di rilanciare il Paese. Merz ha assicurato che il nuovo esecutivo saprà "cambiare rotta per il bene della Germania".

Il co-leader dell’Spd, Lars Klingbeil, destinato a diventare vice cancelliere e ministro delle Finanze, ha promesso un’azione rapida per stimolare la crescita, aumentare gli investimenti e rafforzare la sicurezza. "Reagiremo con responsabilità, chiarezza e risultati", ha assicurato, presentando il patto di governo come uno strumento per "portare avanti il Paese".

Intanto l'AfD ha annunciato di aver avviato un’azione legale contro di classificarla ufficialmente come partito "di estrema destra" e potenzialmente pericoloso per l’ordine democratico. A renderlo noto ieri un portavoce del partito tedesco, precisando che il ricorso è stato presentato al tribunale amministrativo di Colonia.

La contestata classificazione, emessa dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV), consente una sorveglianza rafforzata sull’AfD da parte delle autorità di sicurezza. Il partito ha più volte denunciato una "strumentalizzazione politica" da parte degli organi statali, mentre i servizi segreti giustificano la misura con le tendenze antidemocratiche e xenofobe rilevate in alcune sue sezioni. La vicenda rischia di alimentare ulteriormente le tensioni a pochi mesi dalle elezioni europee.