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La protesta al Mirafiori
Questa mattina, un gruppo di attivisti del Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound, ha organizzato una manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento Mirafiori di Torino. Con uno striscione che recitava: “Giovane studente lavora e lotta contro chi sfrutta la tua pelle”, i manifestanti hanno acceso fumogeni, attirando l’attenzione su una questione che sta diventando sempre più urgente nel panorama lavorativo italiano.
Diritti e sfruttamento
I portavoce del Blocco Studentesco hanno rilasciato una nota in cui denunciano la complicità dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, accusandoli di non rappresentare una soluzione ai problemi dei giovani, ma di essere parte del problema stesso. “Mentre parlano di ‘diritti’ e ‘dignità’, il sistema continua a sfruttare i più giovani”, affermano, sottolineando la necessità di retribuzioni e tutele reali per stagisti e studenti in alternanza scuola-lavoro.
Un quadro allarmante
I dati parlano chiaro: nel primo bimestre del 2025, le denunce di infortunio tra studenti e apprendisti sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedente, con cinque vittime già registrate. Inoltre, oltre il 60% degli stage in Italia rimane non retribuito o prevede rimborsi simbolici inferiori ai 300 euro mensili. Questo rende l’Italia uno dei paesi europei con le peggiori condizioni per i giovani lavoratori.
“Non celebriamo una farsa – concludono i manifestanti – ma scegliamo di opporci apertamente a chi lucra sulla nostra generazione”. La protesta al Mirafiori non è solo un atto simbolico, ma un grido di allerta per tutti coloro che credono che i diritti dei giovani debbano essere rispettati e tutelati.