Roma, 6 mag. (askanews) – “Prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del Collegio dei Cardinali elettori, e ciò in perpetuo, a meno che non ne riceva speciale facoltà data espressamente dal nuovo Pontefice eletto o dai suoi Successori, circa tutto ciò che attiene direttamente o indirettamente alle votazioni e agli scrutini per l’elezione del Sommo Pontefice”.
Comincia così il giuramento che hanno dovuto prestare gli addetti al conclave che comincerà da domani 7 maggio, giuramento avvenuto nella Cappella Paolina, Prima Loggia del Palazzo Apostolico Vaticano, nel pomeriggio di lunedì 6 maggio.
“Prometto parimenti e giuro di astenermi dal fare uso di qualsiasi strumento di registrazione o di audizione o di visione di quanto, nel periodo della elezione, si svolge entro l’ambito della Città del Vaticano, e particolarmente di quanto direttamente o indirettamente in qualsiasi modo ha attinenza con le operazioni connesse con l’elezione medesima – continua il giuramento – Dichiaro di emettere questo giuramento, consapevole che una infrazione di esso comporterà nei miei confronti la pena della scomunica ‘latae sententiae’ riservata alla Sede Apostolica. Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli, che tocco con la mia mano”.
Una cerimonia a cui hanno dovuto partecipare tutti coloro che saranno addetti al prossimo Conclave, sia ecclesiastici che laici, approvati dal Cardinale Camerlengo e dai tre Cardinali Assistenti, ovvero il Segretario del Collegio Cardinalizio; il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie; i Cerimonieri Pontifici; l’ecclesiastico scelto dal Cardinale che presiede il Conclave perché lo assista nel proprio ufficio; i religiosi addetti alla Sagrestia Pontificia; i religiosi di varie lingue per le confessioni; i medici e gli infermieri; gli addetti agli ascensori del Palazzo Apostolico; il personale addetto ai servizi della mensa e delle pulizie; il personale della Floreria e dei Servizi tecnici; gli addetti al trasporto degli Elettori dalla Domus Sanctae Marthae al Palazzo Apostolico; il Colonnello e un Maggiore del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, addetti alla sorveglianza vicino alla Cappella Sistina; il Direttore dei Servizi di Sicurezza e della Protezione Civile dello S.C.V. con alcuni suoi collaboratori.