Milano, 6 mag. (askanews) – Il timore di tutti è una escalation incontrollata in Medio Oriente dopo l’annuncio di Israele di estendere e intensificare le operazioni nella Striscia di Gaza. Da parte sua Hamas ha dichiarato di non essere interessata a ulteriori colloqui.
Ma la mediazione del Qatar continua: “I nostri sforzi continuano nonostante la difficoltà della situazione e la perdurante catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Majed al-Ansari, portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar.
“Ci stiamo concentrando sull’urgente necessità di porre fine all’uso degli aiuti umanitari come arma, una pratica perseguita da Israele durante questo periodo e fin dal primo giorno di guerra. Non possiamo accettare l’uso degli aiuti umanitari come strumento di guerra o come carta negoziale. La consegna degli aiuti, ovunque e in qualsiasi conflitto, non dovrebbe mai essere subordinata al ricatto politico di nessuna delle parti”, ha sottolineato ancora il mediatore del Qatar.
Prosegue intanto la protesta della società civile a Gerusalemme contro il piano del governo Netanyahu.
E non si fermano le azioni militari sul campo a Gaza. A Nuseirat, nella parte centrale della Striscia, i raid aerei israeliani hanno distrutto un intero edificio uccidendo diversi membri di una famiglia. Lunedì, il Ministero della Salute nella Striscia di Gaza controllata da Hamas ha dichiarato che almeno 2.459 persone sono state uccise da quando Israele ha ripreso la sua campagna il 18 marzo, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 52.567.