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Il giudice federale valuta le mosse del presidente Trump in California: la decisione

Trump giudice

Il giudice federale ferma Trump: vietato l’impiego della Guardia Nazionale in California, i dettagli della sentenza.

Il mondo politico americano torna sotto i riflettori per una nuova svolta legale che coinvolge il presidente Donald Trump. Un giudice federale ha appena emesso un divieto che colpisce direttamente le sue azioni, segnando un nuovo capitolo nelle sue vicende giudiziarie.

Nuovo divieto per Trump: la decisione di un giudice federale

Un giudice federale di San Francisco ha bloccato l’amministrazione Trump dall’impiegare la Guardia Nazionale in California con finalità di controllo della criminalità, stabilendo che tale operazione sia contraria alla legge. L’ordinanza è stata emessa dal magistrato Charles Breyer per la Corte del distretto settentrionale della California, a seguito di una causa promossa dal governatore dello Stato, Gavin Newsom.

La controversia nasce dall’ordine del presidente di inviare circa 4.000 membri della Guardia Nazionale e 700 Marines a Los Angeles, in risposta alle proteste legate ai raid migratori, con l’obiettivo dichiarato di proteggere proprietà federali e sostenere le forze dell’ordine locali. Secondo la sentenza, tuttavia, l’impiego delle truppe ha superato il limite consentito dal Posse Comitatus Act del 1878, che vieta l’uso dell’esercito per applicare la legge interna senza l’autorizzazione del Congresso.

La sentenza e le conseguenze politiche per Donald Trump

Nel corso del processo, Breyer ha evidenziato come i militari siano stati coinvolti in attività tipiche delle forze di polizia, come la delimitazione di aree, il controllo del traffico e la gestione delle folle, configurando un uso illegittimo delle forze armate.

La decisione impedisce all’amministrazione di utilizzare la Guardia Nazionale o i Marines per compiti di polizia civile, ribadendo la competenza degli Stati nel mantenimento dell’ordine sul proprio territorio. La vicenda si inserisce in un contesto politico teso, con Trump che aveva giustificato l’invio delle truppe come risposta simbolica alla criminalità urbana, e la Casa Bianca che ora valuta un possibile ricorso.