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Inchiesta sull'urbanistica a Milano: il controverso caso della torre nel cortile

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Un'ampia inchiesta sull'urbanistica di Milano ha portato all'indagine di 26 persone, accusate di gravi reati come abuso edilizio e corruzione.

La situazione dell’urbanistica a Milano si trova attualmente in una fase di grande fermento, caratterizzata da numerose inchieste emerse in seguito a sospette irregolarità nella gestione dei progetti edilizi. Recentemente, la Procura di Milano ha avviato un’inchiesta che coinvolge 26 persone, accusate di reati che spaziano dalla lottizzazione abusiva all’abuso edilizio, fino a gravi accuse di corruzione.

Il caso del “Hidden Garden”

Uno dei filoni più significativi di questa inchiesta riguarda il caso di un edificio abbattuto per fare spazio a una nuova costruzione. Nella zona di piazza Aspromonte, un antico edificio di tre piani e una villetta sono stati demoliti per consentire la costruzione di un palazzo di sette piani, noto come “Hidden Garden”. La Procura sostiene che questa operazione sia stata realizzata illegalmente “in un cortile”, suscitando l’indignazione della comunità.

Dettagli dell’inchiesta

Nei mesi scorsi, il pubblico ministero Marina Petruzzella, parte del gruppo coordinato dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, ha notificato un secondo avviso di conclusione delle indagini. Questo avviso ha portato l’aumento del numero degli indagati a 26, con l’aggiunta di accuse di corruzione. A breve, un giudice esaminerà la richiesta di rinvio a giudizio, decidendo se avviare o meno il processo.

Altri casi sotto indagine

Il caso di piazza Aspromonte non rappresenta l’unico fatto che tiene alta l’attenzione della Procura. È stata recentemente disposta la confisca di una nuova torre in costruzione, la Unico-Brera, situata in via Anfiteatro. Questo progetto, che prevede la costruzione di un edificio di 11 piani, è stato autorizzato dal Comune come una ristrutturazione di ruderi antichi. Tuttavia, la Procura contesta questa definizione, considerandola una nuova costruzione.

Le irregolarità nel progetto Unico-Brera

Il progetto Unico-Brera si configura come un caso emblematico di possibili abusi edilizi. La Procura ha avviato indagini per accertare l’eventuale presenza di abusi edilizi e lottizzazioni illegali. Tra gli indagati figurano nomi noti, tra cui Giovanni Oggioni, già arrestato in un’altra inchiesta per corruzione, e i costruttori Carlo e Stefano Rusconi. La costruzione è stata avviata su un’area pubblica, originariamente destinata a case popolari, ma ora si prevede la realizzazione di appartamenti di lusso a prezzi esorbitanti.

Le conseguenze legali e sociali

Le indagini in corso hanno già portato all’apertura di dibattimenti per altri casi, come il Parco Tower e il Bosconavigli. La Procura di Milano sta mostrando determinazione nel perseguire i reati contro la pubblica amministrazione, avvalendosi di sentenze già emesse dal Consiglio di Stato e dalla Cassazione, le quali hanno confermato l’illegalità di alcune operazioni edilizie.

Trasparenza nella costruzione a Milano

La situazione attuale evidenzia interrogativi riguardanti la trasparenza e l’integrità nel settore edilizio milanese. Gli eventi recenti sottolineano la necessità di una maggiore vigilanza e di procedure più rigorose per garantire la tutela degli interessi pubblici. La lotta contro la corruzione e le irregolarità edilizie è diventata una priorità per le autorità locali. I cittadini seguono con attenzione gli sviluppi di queste inchieste.