Dopo ore di ricerche serrate tra Toscana e Marche, l’elicottero precipitato ieri pomeriggio è stato individuato in una zona boschiva nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo. Il velivolo, un Agusta Westland 109, è stato trovato distrutto su un piccolo pianoro tra Frisciano e Badia Tedalda, sul versante toscano dell’Alpe della Luna.
Individuato l’elicottero precipitato tra Toscana e Marche: le prime ipotesi sull’incidente
Secondo le prime ipotesi, i due avrebbero tentato un atterraggio di emergenza senza successo, probabilmente a causa di un’avaria al motore segnalata via messaggio pochi istanti prima della scomparsa e delle difficili condizioni meteorologiche, con fitta nebbia e vento che caratterizzavano la zona montuosa al momento dell’incidente.
Secondo le prime informazioni riportate da Rai News, poco prima delle 15:00 di ieri si sarebbe verificato un guasto a bordo mentre il velivolo sorvolava l’area tra le Marche e la Toscana. L’evento sarebbe stato inizialmente comunicato tramite telefono cellulare a una parente di Paglicci. Successivamente, intorno alle 17:00, è scattato l’allarme attraverso il sistema satellitare internazionale Cospas-Sarsat, che ha inviato una richiesta di soccorso al 118 della Asl Toscana Sud Est, sistema progettato per coordinare operazioni di ricerca e salvataggio. L’azienda sanitaria ha immediatamente attivato il gruppo maxi emergenze, con il Disaster Manager e un infermiere in sala operativa che stanno coordinando le operazioni insieme alle strutture provinciali limitrofe.
Individuato l’elicottero precipitato tra Toscana e Marche: ha preso fuoco ed è distrutto
L’elicottero Agusta Westland 109 scomparso ieri tra Toscana e Marche è stato individuato in una zona boschiva e impervia nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo. Il velivolo, completamente distrutto e divorato dalle fiamme, si troverebbe su un piccolo pianoro tra Frisciano e Badia Tedalda, sul versante toscano dell’Alpe della Luna. L’accesso al luogo dello schianto rimane estremamente complicato: i soccorritori devono calarsi in corda dal cielo o procedere a piedi lungo sentieri ripidi e scoscesi, rendendo le operazioni di recupero particolarmente delicate e prolungate.
Sul mezzo erano a bordo due persone: Mario Paglicci, 77 anni, noto imprenditore orafo di Arezzo, e Fulvio Casini, 67 anni, titolare di un’agenzia immobiliare di Sinalunga (Siena). Entrambi sarebbero stati piloti esperti.