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Israele-Iran, pioggia di razzi nella notte: città colpite, bilancio in peggioramento

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Tel Aviv e il nord colpiti dai missili iraniani: distruzione diffusa in zone civili e industriali. Aggiornamenti sulla guerra tra Israele e Iran.

Per la quarta notte consecutiva, Israele e Iran si scambiano attacchi missilistici, in una spirale di violenza che non accenna a fermarsi. Nella notte appena trascorsa, missili iraniani hanno colpito il centro e il nord di Israele, provocando gravi danni in diverse città, tra cui Tel Aviv. I soccorritori parlano di distruzione estesa e vittime ancora da accertare.

Khamenei si rifugia in bunker a Levizan con la famiglia

Secondo fonti di Iran International, l’ayatollah Ali Khamenei sarebbe stato prontamente trasferito in un rifugio sotterraneo situato nel complesso di Levizan, a nord-est di Teheran, subito dopo l’inizio degli attacchi israeliani sulla capitale, avvenuti venerdì scorso. La mossa fa parte delle misure di sicurezza straordinarie adottate dal regime iraniano per proteggere il leader supremo in un momento di forte tensione.

Nel bunker con Khamenei si trovano anche tutti i membri più stretti della sua famiglia, incluso il figlio Mojtaba, figura di spicco all’interno della cerchia ristretta del potere. La struttura, ritenuta altamente protetta e dotata di sistemi di difesa avanzati, rappresenta un centro nevralgico per le comunicazioni e il coordinamento delle risposte militari iraniane durante la crisi.

La presenza del leader e della sua famiglia nel bunker segnala una fase di allerta massima, mentre si moltiplicano le notizie su possibili escalation e nuove operazioni militari.

Israele-Iran, quarta notte di guerra: raid incrociati, distruzioni e vittime civili

L’Iran ha rivendicato un attacco missilistico su larga scala contro Israele, definendolo un’azione riuscita con successo condotta con precisione su più obiettivi nel Paese. In un comunicato, l’esercito iraniano ha dichiarato che una nuova offensiva delle Guardie Rivoluzionarie ha colpito con “efficacia” infrastrutture sensibili israeliane e ha promesso ulteriori operazioni “più devastanti” contro centri vitali.

Secondo il Magen David Adom, quattro civili sono morti nell’area centrale di Israele in seguito all’impatto diretto dei missili balistici, mentre un quarto è deceduto a Bnei Brak. Le vittime includono due donne e due uomini anziani. I feriti superano quota 100, con almeno due persone in condizioni critiche. Le squadre di soccorso segnalano danni ingenti a Tel Aviv e in diverse città del nord del Paese, con edifici residenziali e infrastrutture compromesse.

Nel frattempo, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha rivolto un appello all’unità nazionale durante un discorso al Parlamento, invitando a mettere da parte divergenze interne per affrontare quella che ha definito “l’aggressione genocida e criminale” da parte di Israele.

Come risposta all’offensiva iraniana, l’aviazione israeliana ha condotto attacchi mirati su Teheran, colpendo dieci centri di comando della Forza Quds, il potente braccio operativo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. Secondo le Forze di Difesa israeliane (IDF), tali strutture venivano utilizzate per pianificare attentati contro Israele attraverso gruppi affiliati come Hezbollah.

Il bilancio complessivo dell’attacco iraniano più recente è salito a 5 morti e oltre 90 feriti, secondo fonti mediche israeliane.

Il consigliere per la sicurezza nazionale israeliana, Tzachi Hanegbi, ha avvertito che l’Iran possiede ancora “migliaia di missili balistici”, una cifra ben superiore alle stime precedenti, che parlavano di 1.500-2.000 unità. “Questa non è una guerra che potrà eliminare a lungo termine la minaccia iraniana”, ha dichiarato alla radio militare.

Intanto, nuove incursioni israeliane nella notte hanno colpito diverse località in Iran. I sistemi di difesa aerea di Teheran sono stati attivati in numerose città tra cui Isfahan, Ahvaz, Tabriz, Sanandaj, Kermanshah e Bandar Anzali. Fonti iraniane riportano esplosioni anche nei pressi della capitale, nelle aree di Eslamshahr, Vavan e Shahriar.