Roma, 16 mag. (askanews) – Alla fine i colloqui di Istanbul fra le delegazioni russa e ucraina, i primi dal 2022, si sono tenuti. Sono durati quasi due ore – secondo il ministero degli Esteri turco – e Mosca si è detta poco dopo “soddisfatta dei risultati ottenuti”. Il primo commento è del capodelegazione Vladimir Medinsky, ex ministro della Cultura, il quale ha aggiunto che la Russia è “pronta a continuare i contatti”.
Possibilità di un nuovo round di negoziati – in linea di principio – confermata anche dal ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, in un post su X.
Le due parti – ha detto ancora Medinsky – metteranno per iscritto nei dettagli le rispettive proposte per un cessate il fuoco, annuncio ribadito anche da Fidan, che su X ha promesso che la Turchia continuerà ogni sforzo per raggiungere “una pace duratura tra Russia e Ucraina”.
Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov, ha sottolineato che il gruppo negoziale russo in Turchia è rimasto in costante contatto con il presidente russo Vladimir Putin – il grande assente di Istanbul – che ha ricevuto aggiornamenti online.
Un alto funzionario ucraino – sotto condizione di anonimato – ha affermato che la Russia avrebbe bloccato la partecipazione degli Stati Uniti ai colloqui.
Tra gli accordi raggiunti a Istanbul, per ora, uno scambio di mille prigionieri da ciascuna parte, ha sottolineato il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, presente nella città sul Bosforo, mentre Volodymyr Zelensky ha partecipato a Tirana all’incontro dei leader europei e con i leader di Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia, hanno riferito di una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump al termine dei colloqui di Istanbul.