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Violenza fisica e sessuale: l’allarme dell’Istat sulle donne in Italia

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Il nuovo rapporto Istat: il ritratto di una donna ancora esposta a violenza sessuale e fisica, tra abusi e dati allarmanti.

In Italia il tema della violenza contro le donne continua a emergere con forza dai nuovi dati diffusi dall’Istat, che confermano quanto la realtà degli abusi sia ancora estesa e radicata. Le forme di aggressione, che spaziano dalla violenza fisica alla violenza sessuale, colpiscono donne di età, contesti e condizioni diverse, delineando un fenomeno strutturale e tutt’altro che marginale.

I numeri raccolti dall’Istat restituiscono l’immagine di un Paese in cui essere donna può ancora significare esporsi a rischi gravi e persistenti, dentro e fuori l’ambiente familiare.

Secondo l’ISTAT una donna su tre è vittima di violenza sessuale e fisica

Il nuovo rapporto Istat La violenza contro le donne, dentro e fuori la famiglia – Primi risultati 2025 evidenzia un quadro ancora allarmante: in Italia una donna su tre ha subito almeno una forma di aggressione fisica o sessuale nella propria vita. Secondo il report, “sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane dai 16 ai 75 anni […] che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale”.

Si registrano episodi gravi come stupri o tentati stupri, che coinvolgono il 5,7% delle donne, mentre complessivamente il 26,5% dichiara di aver subìto violenze da persone appartenenti alla propria cerchia o da estranei. Il dato più inquietante riguarda però la responsabilità degli autori: “soprattutto i partner sono coinvolti nelle forme più brutali, arrivando a compiere il 63,8% degli stupri, con una prevalenza degli ex compagni.

Anche le molestie, che colpiscono il 19,2% delle donne, rimangono molto diffuse e nella maggior parte dei casi sono opera di sconosciuti. Nonostante l’ampiezza del fenomeno, la violenza resta in larga parte nascosta: soltanto il 13,3% delle vittime denuncia, con tassi ancora più bassi quando l’aggressore è il partner attuale.

Consapevolezza crescente, ma denunce ancora limitate: la drammatica realtà delle donne in Italia

Il report rileva inoltre che la violenza nelle relazioni affettive segue spesso un percorso progressivo, in cui gli episodi più gravi rappresentano il culmine di una lunga escalation. Non sorprende quindi che molte donne dichiarino di aver temuto per la propria vita: il 46,8% delle vittime di ex partner ha provato paura per la propria vita, una percentuale che supera il 55% tra chi ha subìto stupri o tentati stupri.

Pur rimanendo stabile rispetto alle rilevazioni precedenti, la situazione degli ultimi cinque anni mostra segnali complessi: da un lato aumentano le violenze tra le più giovani, dall’altro cresce la capacità delle donne di riconoscere e nominare ciò che hanno vissuto, così come la propensione a rivolgersi ai servizi specializzati.

L’Istat sottolinea infatti “un aumento delle vittime che considerano un reato quanto hanno subito e di quelle che ricercano aiuto presso i Centri antiviolenza”. Tuttavia i livelli di denuncia non decollano, soprattutto nei confronti del partner attuale, e molte forme di abuso rimangono nascoste.

L’indagine, giunta alla sua terza edizione e ancora in corso per la parte dedicata alle donne straniere, resta uno strumento fondamentale per far emergere quel “sommerso della violenza” che continua a segnare la vita di moltissime italiane.