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La difesa aerea russa abbatte accidentalmente un Su-30SM sopra la Crimea

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Un errore nel sistema di difesa aerea russo porta all'abbattimento di un jet da combattimento Su-30SM, in un contesto di crescenti attacchi con droni.

Un evento sorprendente ha avuto luogo quando l’esercito russo ha colpito accidentalmente uno dei propri caccia Su-30SM sopra la regione annessa della Crimea, mentre era impegnato in contromisure contro attacchi di droni ucraini. Questo incidente, riportato dalla Marina ucraina, evidenzia la natura caotica del conflitto in corso.

Secondo comunicazioni intercettate, entrambi i motori dell’aereo si sono incendiati, costringendo l’equipaggio a eiettarsi con successo prima che l’aereo crollasse a terra nel nord-ovest della Crimea.

Questo episodio solleva interrogativi significativi sull’efficacia e l’accuratezza dei sistemi di difesa aerea russi in un contesto di crescenti tensioni.

Dettagli dell’incidente

Il portavoce della Marina ucraina, Dmytro Pletenchuk, ha approfondito gli eventi, dichiarando: “Nei loro tentativi ferventi di fermare gli attacchi ucraini, hanno erroneamente abbattuto il proprio velivolo.” Le implicazioni di un simile errore sono profonde, soprattutto considerando le attuali operazioni militari nella regione.

Risposta delle autorità russe

Ad oggi, i funzionari russi non hanno rilasciato dichiarazioni riguardo a questo caso di fuoco amico. Nel frattempo, canali Telegram pro-guerra hanno speculato sulle potenziali cause, indicando che le circostanze che circondano l’abbattimento del Su-30SM rimangono poco chiare. Tuttavia, hanno confermato che l’equipaggio è riuscito a eiettarsi ed è stato successivamente salvato.

Conflitto in corso e attacchi con droni

Nello stesso periodo, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che le proprie unità di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 61 droni ucraini, con 38 di questi incidenti avvenuti sopra la Crimea e il Mar Nero. Sebbene queste cifre indichino una postura difensiva attiva, evidenziano anche la crescente frequenza e intensità delle operazioni con droni ucraini che prendono di mira le risorse russe.

Effetti sulla Crimea

Sergei Aksyonov, il governatore nominato da Mosca per la Crimea, ha riferito che i recenti attacchi di droni ucraini hanno causato danni a diverse sottostazioni elettriche nella penisola, portando a interruzioni temporanee della corrente. È significativo che non abbia menzionato l’abbattimento del Su-30SM nei suoi briefing, suggerendo un focus sulle implicazioni più ampie degli attacchi con droni piuttosto che sui disguidi interni dell’esercito.

Fonti mediatiche ucraine, citando canali Telegram locali pro-Kiev, hanno riportato che le operazioni con droni potrebbero aver preso di mira la base aerea di Gvardeyskoye, una struttura critica per le Forze Aerospaziali russe situata nel centro della Crimea. Questa base è nota per ospitare vari asset militari, inclusi droni Shahed progettati in Iran, che la Russia utilizza nei suoi attacchi contro l’Ucraina.

Ritorno e implicazioni

In seguito agli attacchi di droni, il portavoce della Marina Pletenchuk ha anche riportato un incendio in un deposito di petrolio russo avvenuto durante la notte, complicando ulteriormente la situazione sul campo. Il deposito interessato è stato identificato come parte della rete di stazioni di servizio ATAN situata all’interno della base di Hvardiiske.

L’incidente coinvolgente il caccia Su-30SM rappresenta un chiaro monito delle complessità e dei pericoli insiti nella guerra moderna, soprattutto in un contesto ad alta tensione come la Crimea. Con entrambe le parti che adottano tattiche sempre più aggressive, il potenziale per calcoli errati e conseguenze indesiderate è considerevole.

Con il conflitto che continua a evolversi, le lezioni apprese da tali incidenti potrebbero influenzare le future strategie militari e i protocolli operativi sia per le forze russe che per quelle ucraine. È evidente la necessità di migliorare la comunicazione e il coordinamento all’interno delle fila militari, specialmente in scenari in cui l’errata identificazione e il fuoco amico potrebbero portare a esiti catastrofici.

Secondo comunicazioni intercettate, entrambi i motori dell’aereo si sono incendiati, costringendo l’equipaggio a eiettarsi con successo prima che l’aereo crollasse a terra nel nord-ovest della Crimea. Questo episodio solleva interrogativi significativi sull’efficacia e l’accuratezza dei sistemi di difesa aerea russi in un contesto di crescenti tensioni.0