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L'Albania al voto, Rama punta al quarto mandato con lo sguardo all'UE

Tirana, 8 mag. (askanews) – Domenica l’Albania va al voto per le elezioni politiche. Il Partito socialista, guidato dal primo ministro Edi Rama, punta a confermarsi per la quarta volta maggioranza, con all’orizzonte l’adesione all’Unione europea entro il 2030.

I seggi in palio in Parlamento sono 140 e a contenderseli sono 26 partiti. La legislatura in Albania dura quattro anni.

Quelle di domenica saranno le decime elezioni parlamentari dalla caduta del comunismo nel 1991.

Alle precedenti elezioni, ad aprile 2021, il Ps di Rama aveva ottenuto il terzo mandato con 74 seggi ed è dato come favorito dai sondaggi. Il principale oppositore, il partito Democratico, è guidato dall’ex premier Sali Berisha. L’ottantenne, 12 anni all’opposizione, ora a capo della coalizione “Grande Albania”, con un occhio allo slogan di Donald Trump. Promette il rilancio economico del paese, ma lo stesso Berisha rischia per un affare di corruzione.

Hanno diritto di voto 3,7 milioni di cittadini albanesi. E per la prima volta, potranno votare anche i cittadini della diaspora, quasi 250mila dei quali si sono registrati. Il voto sarà sorvegliato da centinaia di funzionari pubblici della giustizia ma anche di osservatori internazionali.

Per le strade di Tirana, Qani Shino, minatore in pensione, dice “dopo 45 anni di lavoro e tredici da quando sono in pensione, dallo Stato albanese prendo 187 euro al mese. Se gli albanesi fossero saggi, non dovrebbero votare per nessuno dei politici degli ultimi 34 anni perché ci hanno solo sfruttato”.

Xhemal Alla, che vive in Germania, è felice del voto degli emigrati: “una cosa molto molto positiva” dice perché “per la prima volta gli albanesi all’estero possono votare”.

E in molti guardano all’Unione Europea: Atinela Nikolla, che lavora nel settore finanziario, l’adesione “permetterà agli albanesi di far parte della grande famiglia europea, di avere un passaporto che offrirà le stesse opportunità degli altri cittadini europei”.

Il risultato delle elezioni albanesi è importante per l’Italia, dove sono la seconda comunità straniera dopo quella rumena, E per il governo di Giorgia Meloni che con Edi Rama ha sviluppato un proficuo rapporto, fino alla creazione dei tanto contestati centri migranti che dovevano servire per i migranti in attesa di una risposta sull’asilo e ora fungono da stazione in attesa del rimpatrio.