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L'Assemblea Generale ONU approva risoluzione per due Stati

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Una nuova risoluzione dell'ONU riaccende il dibattito sulla soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese.

Con 142 voti a favore, 10 contrari e 12 astenuti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che riconosce la Dichiarazione di New York e supporta l’idea di una soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese. Questo voto segna un momento significativo, non solo per il riconoscimento della Palestina, ma anche per le dinamiche geopolitiche globali che lo circondano.

Dettagli della Risoluzione e Reazioni Internazionali

La risoluzione, che implica di fatto il riconoscimento dell’esistenza di uno Stato di Palestina, ha visto un’adesione crescente da parte degli Stati membri. Attualmente, 147 paesi hanno già riconosciuto la Palestina, e sono in corso dichiarazioni da parte di nazioni come Francia, Regno Unito e Canada, pronte a seguire l’esempio. Tuttavia, questi annunci sembrano per ora privi di azioni concrete. L’Italia, pur avendo votato a favore, ha mantenuto un atteggiamento di negazione riguardo il riconoscimento di uno Stato palestinese.

Assenti dall’assemblea, i delegati palestinesi sono stati esclusi a causa del blocco dei visti imposto dagli Stati Uniti, un’azione che ha suscitato preoccupazioni sul rispetto della rappresentanza internazionale. La situazione è ulteriormente complicata dalla continua aggressione israeliana a Gaza, che ha portato l’Assemblea a votare diverse risoluzioni per la pace in Medio Oriente. Anche se non vincolanti, queste risoluzioni hanno un’importanza politica cruciale per il futuro delle relazioni internazionali.

La Dichiarazione di New York e le sue Implicazioni

La Dichiarazione di New York, risultante dalla conferenza internazionale di luglio organizzata da Francia e Arabia Saudita, prevede misure significative come un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio di ostaggi, la creazione di uno Stato palestinese sovrano e il disarmo di Hamas. Il Segretario dell’ONU, Antonio Guterres, ha sottolineato l’importanza di una soluzione a due Stati per garantire una pace duratura nella regione, affermando che Israele e Palestina devono coesistere in sicurezza.

Tuttavia, la reazione israeliana è stata di forte critica. L’ambasciatore israeliano all’ONU, Danny Danon, ha definito il voto come un gesto vuoto, sottolineando che Hamas emerge come il vero vincitore di questa approvazione. Questa tensione evidenzia le divergenze profonde tra le posizioni internazionali e le politiche israeliane, rendendo la situazione ancora più complessa.

Prospettive Future e Posizioni Politiche

Nonostante le promesse di riconoscimento da parte di vari paesi, la mancanza di azioni concrete rimane una preoccupazione. Il premier britannico Starmer ha dichiarato che il Regno Unito riconoscerà la Palestina solo se il governo israeliano intraprenderà azioni significative per porre fine alla violenza a Gaza. Questa posizione mette in luce la natura politica delle dichiarazioni internazionali e il ruolo che i conflitti regionali hanno nel plasmare le politiche estere.

Il futuro della risoluzione del conflitto israelo-palestinese rimane incerto. Le dichiarazioni di intenti devono tradursi in azioni reali per avere un impatto significativo. La comunità internazionale continua a osservare con attenzione gli sviluppi, sperando che una nuova era di dialogo possa finalmente emergere.