Argomenti trattati
In vista delle prossime elezioni europee, la battaglia per la presidenza del Parlamento europeo si sta già delineando. I socialisti, rappresentati dalla loro leader Iratxe García, si preparano a contrastare le ambizioni del Partito Popolare Europeo (EPP), che mira a mantenere il controllo dell’organo legislativo unionale.
Secondo le attuali previsioni, l’EPP dovrebbe cercare di mantenere la presidenza anche dopo la firma di un accordo di condivisione del potere che prevederebbe una rotazione della carica.
Tuttavia, le tensioni crescenti tra le forze politiche indicano che i socialisti non intendono lasciarsi sopraffare.
I fatti
La situazione politica si complica ulteriormente con l’EPP che occupa posizioni chiave nelle istituzioni europee. Attualmente, il partito di centro-destra detiene i posti più influenti nella Commissione, nel Consiglio e nel Parlamento, il che rende difficile per i socialisti avanzare le loro richieste.
Accordo di condivisione del potere del 2024
Il patto stipulato per il 2024 prevede che la presidenza del Parlamento venga divisa, con l’EPP che dovrebbe occupare il posto nella prima metà del mandato e i socialisti nella seconda. Tuttavia, il clima di sfiducia tra le due fazioni ha portato i socialisti a dubitare che l’EPP rispetterà tale accordo.
I rappresentanti socialisti hanno anche sottolineato come l’EPP non sia inclina a concedere il controllo di due su tre delle principali istituzioni europee, poiché il partito conservatore già detiene la presidenza del Consiglio europeo con Antonio Costa, ex primo ministro portoghese e socialista.
Con la scadenza del 2027 in vista, molti membri del partito sono convinti che Iratxe García rimarrà la leader del gruppo Socialisti e Democratici nel Parlamento. Un eurodeputato ha affermato che la continuità di García è praticamente garantita, a meno che il blocco italiano, che detiene un numero significativo di seggi, non decida di opporsi a lei.
Il sostegno tra le delegazioni spagnola e italiana è fondamentale per la stabilità di García. I due gruppi, che insieme controllano 41 dei 136 seggi socialisti, storicamente collaborano per mantenere l’unità interna. La leader del Partito Democratico italiano, Elly Schlein, è già stata coinvolta in incontri con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e García, a dimostrazione dell’importanza di queste alleanze.
Le sfide interne ed esterne
Nonostante il clima di apparente stabilità, ci sono voci di dissenso all’interno del gruppo socialista. Alcuni membri auspicano un dibattito più aperto per esplorare nuove leadership e idee. Un eurodeputato ha espresso il desiderio che vi sia maggiore trasparenza e opportunità di dibattito, piuttosto che una semplice continuazione dello status quo.
Al contempo, il partito deve affrontare le questioni di politica migratoria e la crescente influenza dei partiti populisti di destra, che stanno alterando il panorama politico europeo. Le posizioni su questi temi saranno cruciali per il futuro del partito e per la sua capacità di mantenere il potere.
Un approccio strategico
Per i socialisti, l’obiettivo non è solo mantenere la presidenza del Parlamento, ma anche trovare un equilibrio tra le diverse correnti interne e rispondere alle sfide esterne. L’accordo di condivisione del potere del 2024 rappresenta solo un passo verso un futuro politico più stabile, ma le trattative già in corso mostrano che la lotta per il potere è tutt’altro che finita.