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Il 9 settembre 2023, un attacco israeliano a un ufficio di Hamas a Doha ha provocato la morte di sei persone. Questo evento ha spinto i leader arabi e musulmani a convocare un summit d’emergenza nella capitale qatariota. I rappresentanti della Lega Araba e dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) si sono riuniti per discutere una risposta unificata e misure concrete da adottare contro Israele.
Dettagli dell’incontro
La riunione è iniziata lunedì, dopo un incontro preliminare tra i ministri degli Esteri, dove è stato redatto un progetto di risoluzione per affrontare la crisi. Il Primo Ministro qatariota, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha dichiarato: “È ora che la comunità internazionale abbandoni i doppi standard e tenga Israele responsabile per tutti i crimini commessi”. Ha sottolineato che l’attacco deve essere affrontato con misure “ferme” e “decise”.
Il leader qatariota ha anche criticato Israele per il suo perpetuo sabotaggio dei colloqui di cessate il fuoco a Gaza, affermando: “Israele deve sapere che la guerra genocida continua contro il popolo palestinese non potrà avere successo, indipendentemente dalle false giustificazioni fornite”.
Contesto geopolitico
L’attacco a Doha fa parte di una serie di operazioni militari israeliane che hanno coinvolto sei nazioni in 72 ore, segnando il settimo attacco dall’inizio dell’anno. La Lega Araba, composta da 22 membri, rappresenta una popolazione di quasi 500 milioni di persone, circa il sei percento della popolazione mondiale. Fondata nel 1945, la Lega ha visto nel tempo l’adesione di nuovi stati, riflettendo la crescente unità e cooperazione tra i paesi arabi.
La Lega Araba ha un’importanza strategica anche dal punto di vista economico, contribuendo per circa il 3,25% del Prodotto Interno Lordo (PIL) globale. Molti dei suoi membri, come Arabia Saudita, Iraq e Emirati Arabi Uniti, fanno parte dell’OPEC e detengono riserve petrolifere significative, essenziali per l’economia mondiale.
L’Organizzazione della Cooperazione Islamica e il suo ruolo
L’OIC, formata nel 1969 in risposta a un attacco incendiario alla Moschea Al-Aqsa, unisce 57 stati con popolazioni musulmane significative. Con una rappresentanza di oltre 2,1 miliardi di persone, l’OIC svolge un ruolo cruciale nel promuovere la solidarietà tra i paesi musulmani e nella difesa dei luoghi sacri islamici. Negli ultimi anni, l’organizzazione ha condannato ripetutamente le azioni di Israele e ha chiesto cessate il fuoco e protezione per i civili palestinesi.
Negli ultimi tre anni, l’OIC ha convocato diversi summit d’emergenza, inclusi incontri a Riyadh, Jeddah e Istanbul, per affrontare le aggressioni israeliane contro Gaza e la Cisgiordania occupata, e più recentemente, gli attacchi che coinvolgono Iran e Qatar. Il suo impegno per la giustizia e la sicurezza dei palestinesi continua a guidare le sue azioni sulla scena internazionale.