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Lecce: detenuto si finge pentito, ma voleva uccidere la Pm durante l'interrogatorio

Lecce detenuto

La Pm della Dda di Lecce, Carmen Ruggiero doveva essere uccisa da un detenuto arrestato per mafia

Un arresto nel 2013 per Pancrazio Carrino, di anni 42. Tuttavia, dopo aver letto le carte dell’ordinanza di custodia cautelare si scatena in lui un’ira, tale da voler uccidere la Pm Carmen Ruggiero.

Lecce, detenuto arrestato a Lecce tenta di uccidere la Pm

Il detenuto Pancrazio Carrino conosce bene il suo piano, vuole colpire un magistrato, meglio ancora se è quella Ruggiero che ha contribuito a mettere nero su bianco la sua condanna e il modo più facile è farsi interrogare per pentimento.

«Volevo attirare l’attenzione della Dda su di me e dissi ad un agente della Polizia penitenziaria, in via riservata, di voler collaborare con i magistrati. La mia vera intenzione era quella di tagliare la gola al pubblico ministero che si sarebbe presentato».

Il piano organizzato dal detenuto per uccidere la Pm a Lecce

«Chiesi di andare in bagno per poter estrarre il pezzo di ceramica dal retto».

Tuttavia, uscito dal bagno, Carrino viene portato in un’altra stanza, e alla vista dell’oggetto il carabiniere scopre le sue vere intenzioni e viene smascherato.

L’arresto a Lecce e il trasferimento del detenuto, le sue dichiarazioni

Lo stesso Carrino confessa l’attentato sventato nel secondo interrogatorio, del 23 ottobre scorso, che si tenne non più nel carcere di Lecce ma in quello di Terni, dove il detenuto era stato frattanto trasferito.

«Se fossi stato lucido quel giorno come lo sono adesso, Carmen Ruggero sarebbe già storia. Il mio intento era, dopo aver minacciato la giudice Francesca Mariano, di colpire il prossimo Pm».