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L'interesse per la sostenibilità ambientale nel 2024: una nuova prospettiva di investimento

investimenti green

Oltre l'80% degli italiani è interessato al tema della sostenibilità e ai prodotti finanziari ad esso collegati e considera il riscaldamento globale come un fenomeno attuale e pericoloso

Il 2024 è l’anno in cui l’interesse degli italiani per la sostenibilità ambientale è decisamente decollato: oltre l’80% è interessato al tema della sostenibilità e ai prodotti finanziari ad esso collegati e considera il riscaldamento globale come un fenomeno attuale e pericoloso.

Investimenti green: la guida per risparmiatori consapevoli

L’investimento green oggi è quindi entrato a far parte delle opportunità di investimento prese in considerazione dai risparmiatori, con un discreto balzo di qualità rispetto ad un passato atteggiamento di disinformazione e disinteresse, tant’è che oltre il 60% di chi investe i propri risparmi vorrebbe avere almeno una quota minima di investimenti sostenibili nel proprio portafoglio. Sono soprattutto i giovani 55%), i laureati (70%) e i redditi elevati (85%).
Gli investimenti green sono interessanti sia per chi desidera adeguare gli investimenti ai propri principi etici, sia per chi li considera un’opportunità per diversificare il proprio portafoglio finanziario.

L‘interesse per la sostenibilità è il principale driver dell’interessamento a soluzioni di investimento green (60%), seguito dal desiderio di conoscere nuovi strumenti finanziari (25%) spesso consigliati da amici o conoscenti: i temi prevalenti son quelli riferibili al clima (una sensibilità che in termini di investimento si traduce nel privilegiare il tema della transizione, dalla gestione dei consumi energetici a quella dell’acqua), alla produzione, al consumo responsabile ed alla salute. L’auspicio è che le politiche per far fronte al cambiamento climatico e a favore della sostenibilità ambientale permetteranno di creare nuovi posti di lavoro in misura maggiore di quanti se ne distruggeranno.

Cresce anche l’interesse per le tematiche sociali come quello della lotta alla diversità e alle pari opportunità, argomento verso cui le donne e i millennial mostrano maggiore sensibilità, ma anche Il bisogno esplicito di essere affiancati da consulenti nelle decisioni sull’allocazione del proprio risparmio vista l’estrema complessità di questo momento storico, ancor più forte relativamente all’ipotesi di investire nel green. In testa alle sottoscrizioni ‘green’ ci sono i fondi bilanciati, scelti da chi desidera investire responsabilmente, con l’obiettivo di ottenere un incremento moderato del capitale, bilanciando le opportunità di rivalutazione dei mercati azionari con una solida base obbligazionaria. I titoli sono selezionati attraverso un’accurata analisi ESG delle aziende e degli stati emittenti.

Per un’efficace diversificazione dell’investimento spesso i risparmiatori non puntano su un unico fondo tematico ma costruiscono un portafoglio che ha come obiettivo il megatrend legato alla salvaguardia del pianeta attraverso tanti prodotti diversi. Sale la percentuale di chi investe in fondi obbligazionari (+ 15%), preferiti da chi desidera investire responsabilmente in un’ottica di breve termine in titoli di Stato di breve periodo ed emittenti societari selezionati attraverso un’accurata analisi ambientale, sociale e di buon governo, con lo scopo di limitare i rischi al fine di preservare il capitale investito e ottenere un potenziale incremento graduale dei risparmi. L’investimento azionario di lungo termine in fondi ‘green’ è preferito dalla clientela ‘boomer’ ( taglio medio 40.000 euro ) mentre i risparmiatori più giovani puntano, attraverso la sottoscrizioni di piani di accumulo, a 10 o 15 anni, su tematiche che avranno rilevante seguito in futuro come l’intelligenza artificiale, la tecnologia e la space economy.