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L'isolamento di Bashar al-Assad a Mosca dopo la perdita del potere

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Bashar al-Assad vive un'esistenza isolata a Mosca dopo la sua caduta, affrontando un nuovo mondo.

Il 8 dicembre segna una data cruciale per la Siria e per il suo ex presidente Bashar al-Assad. Costretto a fuggire da un paese distrutto da oltre un decennio di guerra civile e da un regime ormai crollato, Assad ha trovato rifugio a Mosca con la sua famiglia. Questo nuovo capitolo della sua vita si svolge in un contesto di isolamento e di distacco dalle sue precedenti cerchie di potere.

Secondo quanto riportato da fonti vicine al Kremlin, il presidente russo Vladimir Putin ha mostrato un crescente disinteresse nei confronti di Assad, considerandolo ormai un leader senza influenza e poco interessante. Nonostante la loro lunga alleanza, la mancanza di potere di Assad ha portato a una revisione della sua posizione all’interno della Russia.

La vita di Assad a Mosca

Assad e la sua famiglia, approdati nella comunità esclusiva di Rublyovka, situata a ovest di Mosca, si sono adattati a uno stile di vita lussuoso, ma caratterizzato da un isolamento sociale significativo. Qui trascorrono il loro tempo tra negozi di alta moda e ristrutturazioni della loro residenza, mostrando un apparente benessere economico.

Attività quotidiane e integrazione sociale

Nonostante la loro ricchezza, il clan Assad ha trovato difficoltà a integrarsi nella società russa. L’unico evento pubblico che li ha visti insieme nell’ultimo anno è stata la cerimonia di laurea della figlia Zein al-Assad, che ha completato i suoi studi presso l’istituto MGIMO. Assente da quell’importante occasione, Assad ha deciso di concentrarsi sullo studio della lingua russa e ha ripreso corsi di oftalmologia, professione che aveva esercitato prima di intraprendere la carriera politica.

Un amico di famiglia ha rivelato che Assad non ha bisogno di guadagnare denaro, suggerendo che i suoi pazienti potenziali potrebbero essere membri facoltosi dell’élite russa. Tuttavia, le sue aspirazioni di tornare in scena mediatica sono state bloccate, poiché il governo russo gli ha negato il permesso di rilasciare interviste, limitando così la sua visibilità.

Il futuro di Assad e le sue relazioni internazionali

Con l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, l’ex presidente siriano ha cercato di stabilire contatti con i media, ma il suo accesso è stato severamente limitato. L’ambasciatore russo in Iraq ha chiarito che Assad non può impegnarsi in attività politiche o mediatiche, affermando che nonostante viva in Russia, la sua influenza è stata fortemente ridotta.

Relazioni con gli Emirati Arabi Uniti

La famiglia Assad ha tentato di stabilirsi permanentemente negli Emirati Arabi Uniti, un paese che avevano visitato frequentemente durante il loro periodo di potere. Tuttavia, al momento, anche gli Emirati non sembrano disposti ad accoglierli, lasciando Assad in un limbo incerto.

Il destino di Assad è diventato un tema di discussione tra gli analisti, soprattutto in un contesto in cui il suo ex regime è stato sostituito da uno nuovo, guidato dal leader ribelle Ahmed al-Sharaa, che ha preso il potere a seguito della caduta di Assad. Questi sviluppi hanno comportato una diminuzione dell’influenza russa in Siria, ma il Cremlino sembra disposto ad adattarsi a questa nuova realtà per preservare i suoi interessi strategici nel paese.

Conclusioni e prospettive future

Nonostante l’oblio politico in cui è caduto, Assad continua a vivere in un contesto di lusso, avendo spostato notevoli risorse finanziarie in Russia. Tuttavia, la sua esistenza è segnata da un isolamento che riflette la sua perdita di potere. I rapporti con la nuova leadership siriana rimangono tesi, e le richieste di estradizione di Assad da parte del governo di al-Sharaa pongono interrogativi sul suo futuro.

In sintesi, la vita di Assad a Mosca è un paradosso: circondato dal lusso ma lontano dal potere, rappresenta un esempio di come le dinamiche politiche possano cambiare radicalmente, lasciando ex leader in una situazione di vulnerabilità e incertezza.