La vicenda giudiziaria legata a Lovati si arricchisce di nuovi sviluppi, tra dimissioni lampo e tensioni interne. Il ruolo del portavoce Alfredo Scaccia si è concluso in appena 24 ore, dopo che l’avvocato Gallo, membro del team difensivo, ha reagito con fermezza alle ultime decisioni prese dal suo assistito.
Nuove ombre e tensioni nel caso Garlasco: chi è Alfredo Scaccia
Mentre Scaccia si ritirava dall’incarico, Lovati è stato convocato in Procura a Brescia come testimone per chiarire se avesse ricevuto compensi non dichiarati dalla famiglia Sempio durante la difesa conclusasi con l’archiviazione del 2017.
Alfredo Scaccia, ex avvocato di Frosinone, era entrato in passato nella cronaca per essere stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma, accusato di corruzione di un carabiniere. Dopo il procedimento, ha deciso di lasciare la professione legale, dichiarando: “Quando la legge ti chiama a rispondere personalmente di ipotesi di reato, la toga non ha più senso che la si indossi”.
La vicenda ha alimentato ulteriori tensioni anche all’interno del team difensivo di Lovati: l’avvocato Fabrizio Gallo, apparso contrariato in diretta televisiva per l’arrivo di Scaccia, aveva ribadito nelle scorse ore, con non pochi dubbi, il proprio mandato, dichiarando di voler continuare a occuparsi della difesa e chiedendo chiarimenti sul ruolo del nuovo portavoce.
Lovati, il portavoce si dimette dopo la sfuriata dell’avvocato Gallo: “Gli auguro fortuna”
Con un videomessaggio diffuso il 13 novembre, Alfredo Scaccia ha comunicato la decisione di abbandonare l’incarico di portavoce dell’avvocato Massimo Lovati, difensore in passato di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
“Con una forte tristezza nel cuore annuncio di aver rinunciato al ruolo di portavoce dell’avvocato Massimo Lovati”, ha dichiarato Scaccia, spiegando di essere stato spinto al passo indietro dalle “sortite pubbliche di alcuni mezzi di informazione che hanno ritenuto di mettere in risalto la mia sventura, parlando soltanto del mio arresto”.
L’ex avvocato, che aveva assunto il ruolo solo da poche ore, ha formalizzato la rinuncia tramite PEC, aggiungendo che Lovati gli avrebbe chiesto “di attendere 3 o 4 giorni per chiarire alcune situazioni personali con altri legali che lo rappresentano”. Nonostante il dispiacere per il trattamento ricevuto, Scaccia ha espresso parole di stima e rispetto, augurando a Lovati “migliore fortuna”.