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L'Unione Europea mantiene la sua determinazione nelle negoziazioni commerciali con gli Stati Uniti

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L'Unione Europea riafferma il proprio impegno verso le politiche verdi in risposta alle negoziazioni commerciali con gli Stati Uniti.

In un’importante iniziativa, l’Unione Europea ha dichiarato chiaramente che non cederà alle pressioni esercitate dagli Stati Uniti riguardo alle sue normative ambientali. Questa affermazione proviene da un alto funzionario dell’UE, che ha informato i diplomatici durante un incontro riservato.

Durante un’assemblea a porte chiuse di ambasciatori, Sabine Weyand, direttrice della Direzione per il Commercio della Commissione Europea, ha comunicato che l’UE non adotterà un documento proposto dagli Stati Uniti come quadro per i negoziati in corso.

Questo documento, redatto sotto l’amministrazione dell’ex Presidente Donald Trump, mirava a costringere Bruxelles ad abbandonare i propri standard e regole ambientali finalizzati alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Posizione ferma sulle normative ambientali

Il documento statunitense ha criticato la legislazione dell’UE definendola un esempio di serious regulatory overreach, etichettandola come un’imposizione di significativi oneri economici sulle imprese americane. Nonostante questa affermazione, i diplomatici europei hanno indicato che la Commissione rimane risoluta e non cederà a queste richieste.

Il contesto delle richieste statunitensi

Questa richiesta di deregolamentazione segue un accordo sancito a luglio tra Trump e Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, presso il golf club Turnberry in Scozia. Tuttavia, la posizione dell’UE non è cambiata, poiché i funzionari affermano di non essere disposti a negoziare su queste questioni ambientali cruciali.

Un funzionario dell’UE ha sottolineato: “Abbiamo sempre sostenuto che queste questioni sono non negoziabili.” Un rappresentante di un altro Stato membro ha caratterizzato la critica americana come una mera tattica nel contesto più ampio dei negoziati commerciali, affermando che entrambe le parti hanno le proprie linee rosse.

Un fronte unito

Durante l’incontro in cui ha parlato Weyand, è stata imposta una rigorosa riservatezza, con gli ambasciatori proibiti dall’introdurre dispositivi mobili. La sensibilità di queste discussioni riflette l’alta posta in gioco coinvolta in un potenziale accordo commerciale, il cui valore potrebbe raggiungere trilioni di dollari.

Impegno nella dichiarazione congiunta

In una conferenza stampa il giorno successivo, Olof Gill, vice portavoce della Commissione, si è astenuto dal confermare se l’UE avesse ricevuto il documento di posizione degli Stati Uniti. Ha ribadito che il blocco è impegnato a attuare fedelmente la dichiarazione congiunta UE-USA, sottolineando che la revisione delle leggi esistenti non è un’opzione.

Come parte di un accordo raggiunto in agosto, l’UE ha espresso l’intenzione di affrontare le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo alla trasparenza della catena di approvvigionamento, avviando nel contempo iniziative volte a deregolamentare alcuni settori per migliorare la competitività economica. Questa strategia interna è stata percepita come un gesto di buona volontà verso Washington.

Regolamentazioni digitali sotto esame

L’amministrazione statunitense ha costantemente criticato le rigide normative verdi dell’UE, mentre allo stesso tempo ha allentato le proprie protezioni ambientali a livello nazionale. Inoltre, ci sono state pressioni da parte dei funzionari statunitensi per smantellare le regolamentazioni digitali imposte dall’UE, che essi sostengono svantaggiano ingiustamente le aziende tecnologiche americane.

Rimanere resilienti di fronte alle sfide

Alla luce di queste pressioni, Henna Virkkunen, Vicepresidente Esecutivo della Commissione, ha esortato i leader dell’UE a rimanere fermi di fronte alle sfide americane ai loro quadri normativi digitali. “È cruciale mantenere la calma, anche quando si è di fronte a varie forme di opposizione alle nostre legislazioni,” ha dichiarato.

Durante un’assemblea a porte chiuse di ambasciatori, Sabine Weyand, direttrice della Direzione per il Commercio della Commissione Europea, ha comunicato che l’UE non adotterà un documento proposto dagli Stati Uniti come quadro per i negoziati in corso. Questo documento, redatto sotto l’amministrazione dell’ex Presidente Donald Trump, mirava a costringere Bruxelles ad abbandonare i propri standard e regole ambientali finalizzati alla lotta contro i cambiamenti climatici.0

Durante un’assemblea a porte chiuse di ambasciatori, Sabine Weyand, direttrice della Direzione per il Commercio della Commissione Europea, ha comunicato che l’UE non adotterà un documento proposto dagli Stati Uniti come quadro per i negoziati in corso. Questo documento, redatto sotto l’amministrazione dell’ex Presidente Donald Trump, mirava a costringere Bruxelles ad abbandonare i propri standard e regole ambientali finalizzati alla lotta contro i cambiamenti climatici.1