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Maxi multa per i servizi di biglietteria del Colosseo: l'Antitrust interviene

Intervento dell'Antitrust sui servizi di biglietteria Colosseo

L'Antitrust multa CoopCulture e operatori turistici per la vendita irregolare dei biglietti

Un intervento necessario dell’Antitrust

La recente decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) di infliggere una multa di quasi 20 milioni di euro ai servizi di biglietteria del Parco Archeologico del Colosseo ha sollevato un acceso dibattito sulla trasparenza e l’equità nel settore turistico. La sanzione è stata emessa nei confronti della Società Cooperativa Culture (CoopCulture) e di sei operatori turistici, accusati di aver contribuito a una grave indisponibilità di biglietti per l’accesso al monumento simbolo di Roma.

Le pratiche scorrette di vendita

Secondo l’Antitrust, CoopCulture ha gestito in modo inadeguato la vendita dei biglietti, non adottando misure efficaci contro l’accaparramento tramite bot e strumenti automatizzati. Questo comportamento ha portato a una situazione in cui i consumatori si sono trovati costretti a rivolgersi a tour operator che rivendevano i biglietti a prezzi maggiorati, spesso abbinati a servizi aggiuntivi come guide turistiche e salta fila. La multa di 7 milioni di euro inflitta a CoopCulture è stata giustificata dalla sua consapevolezza riguardo alla problematica e dalla mancanza di azioni correttive.

Il ruolo degli operatori turistici

Non solo CoopCulture, ma anche i sei operatori turistici coinvolti, tra cui Tiqets International e GetYourGuide Deutschland, sono stati sanzionati per aver acquistato biglietti in modo irregolare. Questi operatori hanno utilizzato bot per ottenere biglietti, contribuendo così al rapido esaurimento delle disponibilità a prezzo base. L’Antitrust ha sottolineato come tali pratiche abbiano danneggiato i consumatori, costringendoli a pagare prezzi maggiorati per accedere a un bene culturale di primaria importanza.

Le conseguenze per il settore turistico

Questa vicenda mette in luce le problematiche legate alla vendita di biglietti online e alla necessità di una regolamentazione più severa per garantire l’accesso equo ai beni culturali. La decisione dell’Antitrust rappresenta un passo importante verso la tutela dei diritti dei consumatori e la promozione di pratiche commerciali corrette nel settore turistico. È fondamentale che le autorità competenti continuino a monitorare e intervenire per prevenire abusi e garantire che tutti possano godere delle meraviglie storiche e culturali senza dover affrontare costi esorbitanti.