Roma, 1 ago. (Adnkronos) – "La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulle due cause riunite, sollevate dal Tribunale ordinario di Roma, non sono un attacco al Governo ma semplicemente l’affermazione del diritto". Così Paolo Ciani vicepresidente del gruppo Pd-Idp alla Camera e segretario di Demos, commenta la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sui ricorsi relativi ai “Paesi terzi sicuri”.
"I governi possono fare e abrogare le leggi, ma finché le leggi esistono vanno rispettate e applicate. Purtroppo sulla pelle dei migranti, da tempo si pensa di poter forzare ed eludere il diritto in nome dell’ideologia. Così come ideologica appare tutta “l’operazione Albania”, da cui i ricorsi scaturiscono. Pensare che un governo possa stabilire che un Paese è “sicuro” in base alla propria volontà di rimpatriare delle persone e non all’oggettiva sicurezza di quel Paese, è qualcosa che l’arroganza della politica può pensare, ma che un giudice non potrà mai accettare. Se il Governo dimettesse sui temi migratori la propaganda e il furore ideologico ed agisse secondo il diritto e l’interesse dello Stato, sarebbe meglio per tutti”.