Milano, 8 ago. (Adnkronos) – "Abbiamo dimostrato in modo documentale che non c'è nessun fatto di corruzione e tutti i contratti tra la società Scandurra studio e i singoli costruttori rispondevano a reali attività che sono state fatte e non sono mai copertura di dazioni e non c'è mai in nessun atto del procedimento la prova di un accordo corruttivo". Lo afferma l'avvocato Luciano Paris che insieme al collega Giacomo Lunghini difende Alessandro Scandurra, architetto ed ex componente della Commissione per il paesaggio tra i sei arrestati (domiciliari) dell'inchiesta sull'urbanistica.
"Rispetto all'omessa astensione è pacifico che fino al giugno del 2023 il Comune istruiva i membri della commissione rispetto a doversi astenere solo rispetto a propri progetti. Cosa che Scandurra ha sempre fatto: si è sempre astenuto sui propri progetti e non su quelli degli altri" aggiunge l'avvocato Paris, il quale non si sbilancia su come è andata l'udienza: "Lo capiremo quando scioglierà la riserva il collegio".