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Milano ha assistito a una marcia di solidarietà straordinaria, con centinaia di persone che hanno riempito le strade del quartiere Gorla per onorare la memoria di Pamela Genini, tragicamente uccisa dal suo compagno, Gianluca Soncin. Con una fiaccola nelle mani, sua madre, Una Smirnova, ha guidato questo momento emotivo, che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di cittadini.
La fiaccolata è stata organizzata da residenti e commercianti della zona, che si sono riuniti intorno a una panchina rossa, simbolo delle vittime di femminicidio, situata in via Iglesias, a pochi passi dalla casa di Pamela. Questo evento, avvenuto nel tardo pomeriggio, ha rappresentato un forte messaggio di unità e resistenza contro la violenza di genere.
Un momento di riflessione e partecipazione
All’inizio della fiaccolata, i partecipanti hanno esposto uno striscione con la scritta ‘Per Pamela e per tutte’, mentre da un palazzo vicino è stato mostrato un altro striscione che recitava ‘Il possesso uccide’. I mazzi di fiori e i messaggi di affetto lasciati dai partecipanti hanno creato un’atmosfera toccante, rivelando il profondo dolore e la solidarietà della comunità.
Le parole dei leader locali
Donatella Ronchi, assessora del Municipio 2, ha commentato l’evento dicendo: ‘È stato molto bello, nella tragedia, vedere che il territorio ha risposto subito malgrado fosse sotto choc’. Ha inoltre sottolineato che il femminicidio è solo la punta dell’iceberg e che molte donne vivono situazioni di violenza. Le sue parole hanno risuonato nel cuore dei partecipanti, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento culturale.
La voce delle attiviste e il richiamo all’azione
Il movimento Non una di meno è stato un protagonista chiave della manifestazione, portando la loro lotta contro la violenza di genere in primo piano. Durante la marcia, le attiviste hanno scandito frasi potenti, come ‘Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce’. Il loro messaggio era chiaro: la società deve unirsi per combattere un sistema patriarcale che perpetua la violenza.
Il ruolo della comunità e delle istituzioni
La fiaccolata si è conclusa sotto la casa di Pamela, con i partecipanti che hanno richiamato il suo nome e fatto rumore con le chiavi, un gesto simbolico per non farla dimenticare. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato dell’importanza di denunciare situazioni di violenza: ‘Chi è in una situazione quasi di ricatto fa fatica… bisogna che la famiglia, la comunità e gli amici abbiano questo coraggio’. Le sue parole hanno messo in evidenza la necessità di un supporto collettivo in situazioni di abuso.
Questo evento non è stato solo una commemorazione, ma anche un appello a tutti affinché si attivino contro ogni forma di violenza. La comunità di Gorla, con il suo gesto di unione e solidarietà, ha dimostrato che insieme si può lavorare per un futuro più sicuro e giusto per tutte le donne.