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Milano Serravalle, ecco il prototipo di navetta a guida autonoma

Milano, 12 mag. (askanews) – Un nuovo tipo di mobilità al servizio della collettività. Presentato nella sede di Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A il “Serravalle Future Drive”, progetto sperimentale nato dalla collaborazione con il team AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous – del Politecnico di Milano nell’ambito del programma di ricerca del Centro Nazionale MOST.

Alla base lo sviluppo di un prototipo di navetta con guida autonoma, al fine di testare questa tecnologia innovativa per un uso pubblico futuro. Abbiamo parlato con Elio Catania, Presidente Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A.:

“Abbiamo dimostrato oggi che il cosiddetto ultimo miglio, che è uno dei problemi fondamentali, se io arrivo in città e poi devo accedere al trasporto pubblico collettivo, può essere risolto anche con la guida autonoma, che è una forma di trasporto collettivo, se vogliamo è la frontiera nuova del car sharing, ma addirittura con la guida autonoma. Utilizzo ottimale delle risorse rispetto all’ambiente, rispetto del sociale, inclusione, rispetto dei deboli, aiuto a chi non ha capacità di mobilità autonoma, chiaramente è la chiusura di un cerchio”.

La Fiat500e, fornita dal partner tecnico Fassina, ha seguito il percorso stabilito, dalla metropolitana M2 di Famagosta fino al punto di accesso della A7 in zona Cantalupa. E in tempo reale i partecipanti hanno avuto modo di seguire tutto il percorso. È poi intervenuto Ivo Roberto Cassetta, Amministratore Delegato Presidente Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A.:

“Noi giornalmente viviamo proprio il flusso di traffico che entra a Milano e quindi le complessità e tutti i problemi, soprattutto sull’utilizzo delle tangenziali e l’arrivo dell’autostrada A7 in Milano, e quindi per noi la guida autonoma è proprio quella soluzione per controllare e diminuire il traffico privato che entra a Milano, ma poter collegare al tempo stesso i servizi pubblici, il famoso ultimo miglio tra la proprietà privata e la mobilità urbana pubblica”.

Si conferma l’eccellenza tecnologica del Politecnico di Milano, che ha messo a disposizione il suo know-how proponendo un modello nuovo e innovativo. Un’evoluzione concreta per le soluzioni di trasporto pubblico più flessibili e capillari. Infine è intervenuto Sergio Matteo Savaresi, Professore Ordinario di Automatica Politecnico di Milano:

“L’obiettivo è quello di sviluppare in Italia questa tecnologia, una tecnologia estremamente complicata, perché lo facciamo? Perché crediamo che possa cambiare veramente il modo in cui ci muoveremo. Può avere un impatto enorme su come ci muoviamo, sulla sostenibilità delle città, sull’industria italiana, e quindi riteniamo che sia fondamentale che anche in Italia ci sia la capacità di sviluppare queste tecnologie. Ovviamente oggi avete visto un progetto di ricerca, uno stadio avanzato di sviluppo, quindi lo vedete già funzionante effettivamente. La sfida, come spesso accade in Italia, è quello di dire bene, però qual è il prossimo passo? Il prossimo passo è quello di riuscire a mettere a terra un progetto imprenditoriale”.

Obbiettivo chiaro: sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie per ridurre la congestione nelle aree urbane e promuovere l’uso del trasporto pubblico. Per una mobilità sostenibile, intelligente e interconnessa al servizio della cittadinanza.