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Monsoni in Pakistan: oltre 400 morti e devastazione nelle città

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La stagione dei monsoni in Pakistan ha causato enormi danni e vittime, con oltre 400 morti e scuole chiuse nelle aree colpite.

Il Pakistan sta attraversando un momento tragico. Una crisi devastante causata dai monsoni ha portato alla morte di almeno 21 persone solo nell’ultimo aggiornamento. Le inondazioni e le frane continuano a colpire il paese, facendo salire il bilancio delle vittime a oltre 400 in meno di una settimana. La National Disaster Management Authority (NDMA) ha confermato che la situazione è particolarmente critica nel nord, ma anche in grandi città come Karachi, dove le infrastrutture hanno ceduto sotto la pressione delle piogge torrenziali.

Come si può restare indifferenti di fronte a tale sofferenza?

Le vittime e le zone colpite

Le autorità hanno comunicato che 11 delle vittime sono state registrate a Gilgit-Baltistan, mentre 10 persone hanno perso la vita a Karachi, l’epicentro finanziario del Pakistan. Le inondazioni hanno causato non solo elettrocuzioni e crolli di edifici, ma anche la chiusura delle scuole e la perdita del tetto per innumerevoli famiglie. Il meteorologo capo della provincia di Sindh, Amir Hyder Laghari, ha attribuito la gravità della situazione a un’inadeguata infrastruttura, incapace di gestire l’impatto delle piogge. Ti sei mai chiesto come una città di oltre 20 milioni di abitanti possa affrontare una crisi simile?

Karachi, con i suoi sistemi di drenaggio obsoleti, ha visto collassare le tubazioni sotto la forza delle acque. Molti residenti hanno vissuto la drammatica esperienza di svuotare le loro case allagate, mentre i blackout elettrici e le interruzioni telefoniche aggravano ulteriormente la crisi. È un quadro desolante, non credi?

Interventi di soccorso e testimonianze

I funzionari provinciali segnalano danni significativi, con 40-50 abitazioni distrutte in due distretti. L’NDMA avverte che un nuovo periodo di piogge è previsto per la fine del mese. Il Khyber Pakhtunkhwa è stato il più colpito, con oltre 350 morti dalla scorsa settimana. Le autorità, insieme all’esercito, stanno attivamente cercando i dispersi e operando per ripulire i corsi d’acqua ostruiti.

“Abbiamo allestito campi di soccorso dove stiamo fornendo assistenza medica e razioni alimentari,” ha dichiarato il colonnello dell’esercito Irfan Afridi in una nota all’agenzia AFP. “La situazione a Buner è particolarmente grave, con oltre 220 decessi.” Le testimonianze di chi ha perso tutto sono strazianti: “I bambini sono spaventati. Dicono che non riescono a dormire la notte per la paura,” ha riferito Anjum Anwar, un operatore sanitario in un campo di soccorso. “L’inondazione ha distrutto le nostre intere comunità.” Come si può ripartire dopo una simile devastazione?

Prospettive future e vulnerabilità climatica

La stagione dei monsoni, che si estende da giugno a settembre, ha storicamente causato distruzione nelle regioni montuose del nord e nelle zone a rischio di inondazioni del sud del Pakistan. Le autorità temono che le attuali precipitazioni possano persistere fino a metà settembre. Da quando è iniziata la stagione monsonica di quest’anno, quasi 750 persone hanno perso la vita. Il Pakistan, uno dei paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, ha visto un aumento degli eventi meteorologici estremi negli ultimi anni. Nel 2022, le inondazioni monsoniche avevano già sommerso un terzo del paese, causando circa 1.700 decessi. Come possiamo affrontare questa crisi climatica che sembra non avere fine?