Roma, 16 mag. – “La parola magica per l’economia è ‘crescita’ che non si può finanziare solo con l’indebitamento bancario, anche perché le banche hanno fortemente ridotto il loro raggio d’azione. Una delle possibilità è accedere in borsa al mercato per le piccole e medie imprese dedicato proprio a finanziare l’equity. Gli imprenditori devono modificare la loro mentalità perché il mercato può dare soldi ma va aumenta la trasparenza, bisogna certificare i bilanci, comunicare e fare road show se si vogliono conquistare nuovi mercati”.
Lo ha dichiarato Giovanni Natali, presidente AssoNext, nel corso del convegno “Nuove opportunità per le Pmi: finanza straordinaria, quotazione sul mercato EGM, supporto di Simest a sostegno dello sviluppo”, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi. Giuseppe Puttini, consigliere delegato dell’Odcec di Napoli, responsabile dell’Osservatorio Mercato dei Capitali del CNDCEC e moderatore dell’incontro, ha sottolineato come “l’IPO rappresenti una tappa cruciale nel percorso evolutivo di un’azienda e un fattore chiave per la crescita del valore per gli azionisti. Aprire il capitale a investitori esterni accelera lo sviluppo imprenditoriale, migliorando al contempo la credibilità sul mercato e agevolando operazioni di fusione e acquisizione. L’ingresso in Borsa potenzia inoltre le strategie di internazionalizzazione e offre benefici sia sul fronte strategico sia su quello finanziario. Dal punto di vista delle relazioni – ha proseguito Puttini -, l’IPO accresce la visibilità e la fiducia da parte di investitori, clienti e partner, rendendo l’azienda maggiormente appetibile per possibili alleanze strategiche e collaborazione con altre realtà del settore”.
Secondo Vincenzo Moretta, numero uno della Fondazione Odcec di Napoli, quotare anche una piccola impresa in Borsa rappresenta un’opportunità di accesso al capitale di terzi, in grado di fornire all’imprenditore le risorse necessarie per rilanciare il proprio business. L’Ordine di Napoli intende lanciare un forte segnale all’economia locale, promuovendo incontri con i principali protagonisti della finanza straordinaria per mantenere aggiornati gli operatori su un tema cruciale per la ripresa del territorio”.
Puntare sulla crescita è la priorità anche per Diego Selva, direttore Investment banking Banca Mediolanum: “Viviamo un complesso momento di trasformazione che vede il sovrapporsi di diversi fenomeni tali per cui l’asticella della crescita per le Pmi si è alzata significativamente. La finanza straordinaria può essere uno strumento valido per le Pmi come catalizzatore della crescita. Rispetto a qualche anno fa c’è una maggiore conoscenza di queste opportunità ma bisogna ancora superare qualche resistenza da parte dell’imprenditore e dei suoi consulenti ma per gli operatori di mercato il ruolo è proprio quello di spiegare e illustrare i vantaggi di questo percorso”. L’importanza dell’aggiornamento continuo su queste materie è stata sottolineata da Giovanni Reale, responsabile Equity Capital banca Mediolanum: “Sempre più spesso la finanza straordinaria, alternativa al tradizionale credito bancario, offre strumenti sempre più forti con sempre più liquidi per una crescente platea di aziende. E’ opportuno avere aggiornamenti continui sulle evoluzioni del mercato per poter valutare con attenzione i pro e i contro di finanziamenti che possono garantire un più veloce processo di crescita alle aziende, maggiore flessibilità e alleggerire il carico di molte imprese”. Per Emanuele Colombo, head of special situation Clessidra Factory: “La gestione del circolante, ricorrendo al factoring, è una soluzione che continua a diffondersi con un mercato in forte crescita che consente di traslare il rischio dal cedente ai suoi fornitori. Veicolare queste opportunità è fondamentale e il dialogo con i commercialisti, che sono un canale di diffusione prezioso, è sempre più importante per noi”.
Le conclusioni sono state affidate a Tiziana Catuogno (Officine Cst): “Ci sono tante opportunità per le Pmi offerte dai veicoli di cartolarizzazione, strumenti innovativi che in Italia andrebbero sviluppati di più. A noi interessa che le aziende e i loro consulenti conoscano gli strumenti che mettiamo a disposizione per aumentare le capacità di investimento delle imprese stesse”.
In collaborazione con Odcec Napoli