Roma, 8 mag. (askanews) – Cresce il contributo di Lidl al sistema Italia: nel 2023 l’insegna che ha 780 punti vendita sul territorio, ha generato un impatto positivo sull’economia sia in termini di Pil sia di occupazione. E’ quanto emerso dal Bilancio di impatto socio-economico di Lidl realizzato da The European House – Ambrosetti e presentato a Roma al Mimit alla presenza del ministro Adolfo Urso.
Dal rapporto emerge chiaramente “una capacità di avere un moltiplicatore di attività economica di Lidl sia dal punto di vista del Pil, che cresce fino ad un impatto totale di 7,6 miliardi, che significa lo 0,4% del Pil nazionale e quindi un valore molto molto rilevante e molto rilevante anche il contributo all’occupazione, anche questo in forte crescita dai 20.000 e oltre dipendenti diretti di Lidl arriviamo a sostenere l’occupazione in tutto il paese”, spiega Emiliano Briante, Partner TEHA Group.
Inoltre, dal bilancio “si conferma una dinamica di crescita che avevamo già visto nella prima edizione, quindi sui 10 anni Lidl cresce più dei comparatori quindi le aziende, le top insegne del suo settore, cresce più della media del settore di riferimento più ampia, cresce più della media del sistema paese per dimensione economica, occupazione e investimenti. E’ un dato molto rilevante. E quello che cresce è di conseguenza l’impatto che si ripercuote sul territorio, che è un impatto anche indiretto e indotto”.
Una crescita che traina anche quella dei fornitori e ovviamente l’occupazione “fino a 99.000 posti di lavori sostenuti, quindi quasi 100.000 posti di lavoro sostenuti indirettamente dall’azienda”.
L’insegna della Distribuzione moderna nel 2023 ha registrato 7,2 miliardi di ricavi “è stato un bel percorso di crescita dal punto di vista di sviluppo dei nostri fatturati, ma soprattutto di quello che è stato il nostro impatto sull’economia italiana”, spiega Massimiliano Silvestri, presidente Lidl Italia.
Anche nel 2023 l’azienda ha fatto investimenti mirati all’apertura di nuovi punti vendita e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Massimiliano Silvestri, presidente Lidl Italia: “i dati che ci rendono maggiormente orgogliosi sono due: il primo sicuramente quello della crescita dell’occupazione quindi di essere un volano positivo per l’economia del nostro paese e quindi fa sì che ragazze e ragazzi giovani possano svilupparsi insieme a noi. Il percorso con gli Its, quindi l’apprendistato formativo, è per noi motivo di estremo orgoglio”.
Inoltre, Lidl contribuisce allo sviluppo delle aziende fornitrici “l’altro aspetto che ci rende particolarmente felici è di essere un grande volano per l’export e l’agroalimentare italiano. Siamo il primo esportatore della Gdo di agroalimentare, esportiamo 2, 5 miliardi verso i paesi del nostro Gruppo e questo fa sì che oltre allo sviluppo della nostra rete in Italia possiamo permettere alle piccole e medie imprese italiane di produrre e portare frutta e verdura e agroalimentare in generale in 30 paesi del nostro gruppo in Europa”.
Insomma, Lidl continua a rappresentare un volano per l’economia italiana e soprattutto per l’agroalimentare. Un contributo che anche il Mimit ha riconosciuto. Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy: “un impatto sicuramente positivo con una rete distributiva sul territorio in cui i nostri consumatori possono ogni volta, ogni giorno, apprezzare i prodotti del made in Italy perchè la catena produttiva che Lidl evidenzia, e non può essere diversamente, è quella dell’eccellenza e della qualità dei prodotti italiani”.