Negli ultimi giorni l’Ospedale di Bolzano è finito al centro di un caso drammatico che ha scosso l’opinione pubblica. Due neonati sono morti a seguito di una grave infezione, e le indagini hanno portato a una scoperta inquietante. Una circostanza che solleva interrogativi pesanti sulle procedure di igiene e sicurezza all’interno della struttura sanitaria, e che ha già spinto magistratura e autorità sanitarie ad avviare verifiche approfondite.
Neonati morti in ospedale a Bolzano: continuano le indagini
Proseguono gli accertamenti dei Nas per stabilire l’origine del batterio responsabile della morte di due neonati prematuri, avvenuta la scorsa settimana nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Bolzano. Le prime analisi hanno individuato tracce di Serratia marcescens. Diverse ipotesi sono ora al vaglio degli inquirenti, ma sarà necessario attendere l’esito completo delle verifiche per ricostruire con precisione la dinamica dei contagi.
Neonati morti in ospedale a Bolzano: la scoperta choc nei dispenser per lavare i biberon
Le prime verifiche hanno rilevato la presenza del batterio Serratia marcescens nel beccuccio e nei dispenser del detergente impiegato per la pulizia di biberon e tettarelle. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti vi è quella di una contaminazione introdotta dall’esterno da una persona già infetta, ma non si esclude che il problema fosse legato al dispenser stesso.
Un’altra possibilità è che il prodotto fosse contaminato già prima dell’apertura, oppure che il batterio si sia sviluppato in seguito a un utilizzo improprio, ad esempio a causa di una conservazione scorretta o dell’aggiunta di acqua non sterile. Saranno le analisi in corso a stabilire quale scenario abbia determinato la tragedia.