Roma, 8 mag. (askanews) – Un mega centro di detenzione da 1000 posti letto per migranti, voluto da Donald Trump come parte della sua guerra anti-immigrazione: è entrato in funzione a Newark, nello stato del New Jersey, ma le autorità della città di 300.000 abitanti vicinissima a New York dicono che è illegale, perché è stato istituito senza rispettare la legislazione locale sulle licenze urbanistiche e le ispezioni necessarie.
E il sindaco di Newark, il democratico Ras Baraka, ha deciso di metterci la faccia: “Siamo su un piano inclinato, e scivoloso. Se permettiamo a queste persone di farla franca, chiunque potrà venire in città e dire: ‘Oh, non ci serve un permesso di occupazione. Non ci serve questo o quello. A loro non è servito. E se un tribunale dovesse permetterlo, allora tanto vale dire che tutte le leggi che abbiamo sono nulle e invalide, perché chiunque può fare quello che vuole”
Alla fine di febbraio, l’Agenzia federale di polizia dell’immigrazione e delle dogane (Immigration and Customs enforcement) ha assegnato al Geo Group, un gruppo privato di servizi carcerari, un contratto di 15 anni da un miliardo di dollari per trasformare il sito di Delaney Hall, vicino all’aeroporto di Newark, in un grande centro di detenzione per migranti. Baraka e la sua amministrazione hanno fatto causa all’Ice per mancanza delle autorizzazioni e ispezioni pubbliche necessarie, e insieme a funzionari municipali e gruppi di cittadini hanno organizzato una protesta davanti al centro di detenzione.
“È solo barbarie, il Far West più selvaggio, e non ne abbiamo bisogno. E poi, certo, siamo contrari alla loro politica. Ci opponiamo a questa politica di immigrazione – non voglio nemmeno chiamarla politica di immigrazione perché non è una vera politica, è solo ‘faremo quello che ci pare, a chiunque vogliamo farlo'”