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È stato questo il filo conduttore di “Gensy – La Sicilia di Ulisse”, il congresso biennale organizzato dall’associazione presieduta da Tony Lo Coco, che lo scorso fine settimana ha trasformato Palermo e gli spazi meeting del Grand Hotel et Des Palmes in un vivace laboratorio del benessere e dell’accoglienza.
«Sono stati lunghi mesi di preparazione – ha raccontato Lo Coco sul palco dei relatori – per costruire un evento che unisse cultura, gusto e identità.
Palermo è stata scelta per il suo fascino storico e per la forza delle sue tradizioni».
Sapori che curano, luoghi che accolgono: la Sicilia di Ulisse
Il viaggio nel sapore e nella cultura dell’isola si è aperto con le cene diffuse nei ristoranti e nelle osterie più note della città e dell’immediata periferia, tra cui Bagheria, dove chef stellati hanno interpretato i prodotti locali in chiave contemporanea. Poi la parte congressuale, cuore riflessivo della manifestazione, è proseguita in un non stop di dibattiti, talk e confronti tra professionisti del settore. «Il focus è il benessere – ha sottolineato Luciano Pennisi, vicepresidente dell’associazione – e per raggiungerlo bisogna mettere le persone al centro del progetto di hospitality. Alcuni risultati sono già tangibili, altri ancora da conquistare». Gensy (estensione inglesizzata dell’etimo latino gens) non è stato solo un convivio, ma un vero e proprio cantiere culturale dove l’impresa assume il volto del turismo e del suo indotto. Perché il benessere a tutto tondo, come è emerso dai lavori, passa dalla qualità del cibo, dall’ambiente in cui viviamo e dalle esperienze che facciamo.
Sicilia, un contenitore di idee e di passioni
A rendere ancora più prezioso il dibattito, in apertura dei lavori, l’intervento dello chef Pino Cuttaia, che ha definito Gensy «un contenitore di idee, un luogo di confronto tra colleghi da tutta Italia per entrare nel cuore dell’ospitalità e del cibo, ambasciatori autentici del territorio». Partner dell’evento è UniCredit, banca di riferimento in Sicilia, rappresentata durante il convegno da Salvatore Malandrino, che ha ricordato come nel 2024 siano stati erogati 1 miliardo e 250 milioni di euro di nuovi finanziamenti per sostenere il comparto turistico e agroalimentare. «Vogliamo suscitare attenzione, interesse e amore per un territorio che è fatto di tante anime, compresa quella della solidarietà», ha dichiarato Malandrino. Domenica 9 novembre 2025, infatti, all’Orto Botanico di Palermo, c’è stato il gran finale aperto al pubblico con oltre 40 chef de La Sicilia di Ulisse protagonisti di un grande street food dedicato ai sapori dell’isola. L’edizione di quest’anno di Gensy ha avuto un forte valore sociale, sostenendo le associazioni La Farfalla Lilla e Stella Danzante, attive nella prevenzione e cura dei disturbi alimentari.
Un’isola in dialogo con il mondo
La Sicilia, del resto, è già un brand internazionale: con 23 DOC e 7 IGT vanta la superficie vitata più ampia d’Italia e un turismo in costante crescita – 21 milioni di presenze nel 2024, con un forte incremento di visitatori stranieri. Anche il cinema, scegliendo set e paesaggi siciliani, ha contribuito a rafforzare l’identità attrattiva dell’isola con le fim commission. Il tema «Nutrirsi con amore, coltivare il piacere del cibo stando bene a tavola» è stato moderato da Paolo Vizzari, narratore gastronomico e figlio d’arte, che ha guidato il pubblico in un viaggio tra gusto, consapevolezza e convivialità. Hanno parlato lo chef stellato Davide Oldani e la food expert Chiara Maci, mentre nel pomeriggio si sono sviluppati due focus sull’hotellerie. Il primo in scaletta è stato moderato dalla giornalista di travel Elisabetta Canoro con l’intervento della articles editor Beatrice Tomasini, di Alex Candini, dell’architetto progettista Viviana Haddad e del presidente e CEO del gruppo Mangia’s Marcello Mangia. A seguire un altro talk moderato dalla scrittrice Federica Brunini con l’intervento dell’esperta di hospitality Sara Magro e del filosofo Franco Riva. Un appuntamento intenso, articolato e partecipato, che ha confermato come, in Sicilia, nutrire il corpo e coltivare l’anima siano due gesti che si intrecciano, raccontando un’isola dove accoglienza, sapori e cultura viaggiano insieme, sotto il segno di Ulisse e della curiosità che muove ogni moderno esploratore.