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Pd: Lepri-Costa, 'no a 'direzione processo' dem Verona su Bigon, a lei pieno sostegno'

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Roma, 25 gen. (Adnkronos) - "La scelta da parte del segretario Pd di Verona di revocare ad Anna Maria Bigon la delega di vicesegretaria provinciale, nonché l’annuncio di una 'direzione processo' appaiono irragionevoli". Così Stefano Lepri e Silvia Costa del Pd...

Roma, 25 gen. (Adnkronos) – "La scelta da parte del segretario Pd di Verona di revocare ad Anna Maria Bigon la delega di vicesegretaria provinciale, nonché l’annuncio di una 'direzione processo' appaiono irragionevoli". Così Stefano Lepri e Silvia Costa del Pd. Una decisione che inoltre "segnala una grave incapacità di tener conto dei seguenti elementi: la libertà di coscienza è garantita espressamente dallo Statuto del Pd.

Quindi risulta in torto chi non rispetta tale indicazione".

Inoltre, "l’idea che un legislatore debba trovare una modalità (uscita dall’aula) di manifestare il suo dissenso per ragioni di coscienza, tale da favorire l’approvazione di un provvedimento dubbio, può essere pensata solo da chi non conosce il diritto soggettivo costituzionalmente garantito del 'senza vincolo di mandato'. La decisione della consigliera Bigon è stata peraltro presa senza alcuna certezza che il suo voto potesse risultare decisivo; la proposta di legge regionale era a forte rischio di incostituzionalità, trattandosi di diritti soggettivi inviolabili, la cui regolazione è di chiara competenza legislativa dello Stato; un’eventuale normativa regionale, quand’anche (assai improbabile) fosse alla fine considerata legittima, determinerebbe una legislazione differenziata, cosa irragionevole in nome del principio di uguaglianza tra i cittadini".

Ed ancora "risulta inaccettabile aver impedito a Bigon di presentare emendamenti, quasi che una proposta di legge di iniziativa popolare potesse essere presa a scatola chiusa; la sentenza della Corte costituzionale è già stata presa in considerazione nella scorsa legislatura dal Pd, trovando sintesi in una proposta di legge di sua iniziativa, votata da tutto il suo gruppo alla Camera. Tocca quindi ai gruppi parlamentari sollecitare il ritorno della discussione sulla nostra proposta, ripresentata a prima firma Bazoli, non ad altri". Quindi concludono: "Per queste e altre ragioni il segretario provinciale non ha alcuna fondata ragione per assumere una tale decisione. Chiediamo pertanto ai segretari regionale e nazionale di intervenire prontamente. In ogni modo assicuriamo il pieno sostegno politico ad Anna Maria Bigon".