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Vigilanza Rai, bocciato il doppio incarico di Foa. Maggioranza divisa

maurizio foa

Il Parlamento approva la proposta di M5s, nonostante la divisione con la Lega. Foa riceve un segnale politico che lo impegna alle dimissioni.

Il Movimento 5 stelle aveva presentato una risoluzione contro il doppio incarico al presidente Rai Marcello Foa. Dopo il caos in commissione Vigilanza Rai, quindi, la maggioranza si è divisa nuovamente. Infatti alla proposta ci sono stati 21 voti favorevoli da M5s, Pd e Leu e 9 contrari tra i quali la Lega. La risoluzione è stata approvata e impegna, ma non obbliga, Foa a lasciare il suo incarico.

Risoluzione approvata

Prima dell’approvazione del testo dei cinque stelle era stata presentata un’altra idea dal gruppo dei democratici. Purtroppo, però, la proposta del Pd non aveva raggiunto i numeri per l’approvazione, in quanto votarono a favore solo i dem. La proposta approvata dal Parlamento, invece, non implica le dirette dimissioni del presidente Rai Marcello Foa. Tuttavia, costituisce un monito e significativo segnale politico. Nonostante questo dettaglio, il capogruppo dem, Davide Faraone, ha ribadito la necessità delle dimissioni di Foa. Su Twitter, infatti, scrive: “Passata risoluzione dimissioni #Foa #Raicom la maggioranza non esiste più. Foa prenda atto del voto e si dimetta, incapace di guidare la Rai”. Massimiliano Capitanio, capogruppo della Lega, però, aveva annunciato il ritiro dell’emendamento dei 5 stelle, eliminando tutte le discussioni sulle dimissioni di Foa. Infatti, il Movimento aveva diffuso l’intenzione di non votare questa proposta dopo essere venuto a conoscenza dello stanziamento, deciso da Pd e Lega, per Radio Radicale.

I commenti

“Oggi è ufficialmente nata una nuova maggioranza targata M5s e Pd” hanno commentato Daniela Santanché e Federico Mollicone di Fratelli d’Italia. Rita Borioni, consigliere di amministrazione Rai, invece, scrive su Facebook: “Mi auguro che l’Azienda agisca rapidamente adeguandosi all’invito della Commissione di Vigilanza, tributando così al Parlamento il rispetto che gli è dovuto”.

La riforma della governance

I deputati grillini hanno depositato una riforma sulla governance della Rai firmata Liuzzi, che prevede la scelta dei membri del consiglio di amministrazione tramite sorteggio. Inoltre, l’idea sembra coincidere con quella presentata nella vecchia legislatura da Fico. La proposta è stata rilanciata dal leader M5s, Luigi Di Maio: “Serve subito approvare una legge per spezzare il legame tra la politica e la Rai. La tv pubblica è dei cittadini che pagano il canone, non dei politici”. Nelle idee del pentastellato c’è l’obbiettivo di tagliare il canone “la riforma della Rai è nel contratto”.


Infine, in una diretta Facebook interviene anche Matteo Salvini: “Sulla Rai è giunto finalmente il momento di entrare nel merito del cambiamento. Tagliare i mega stipendi e ridiscutere il modello organizzativo premiando i lavoratori interni. Non si capisce perché occorra sempre affidarsi ad agenti esterni. Milioni e milioni perché tizio è amico di Caio o cugino di Sempronio. Bisogna portare il merito“.