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Record di notti tropicali in Corea del Sud: il caldo estremo provoca vittime

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La Corea del Sud affronta un'estate rovente con temperature record e un aumento delle morti legate al calore.

La Corea del Sud si trova a fronteggiare un’emergenza climatica senza precedenti. Sono già almeno 16 le persone decedute a causa di malattie legate al calore dall’inizio dell’anno. La situazione è ulteriormente aggravata da un’ondata di calore che ha portato a un numero record di notti tropicali, superando i dati storici.

Le autorità sanitarie segnalano che luglio ha visto un aumento senza precedenti di notti con temperature notturne superiori ai 25 gradi Celsius. Come possiamo ignorare un fenomeno di tale portata?

Notti tropicali record e temperature estreme

Secondo la Korea Meteorological Administration (KMA), Seoul ha registrato una temperatura minima di 29.3 gradi Celsius, segnando la 22esima notte tropicale di luglio. Un dato che supera il record precedente di 21 notti tropicali stabilito nel 1994. Le notti tropicali, ovvero quelle in cui le temperature non scendono sotto i 25 gradi Celsius tra le 18:01 e le 9:00 del giorno successivo, sono diventate sempre più comuni in questo mese rovente. Ma cosa significa tutto questo per la popolazione?

La scorsa settimana, alcune regioni della Corea del Sud hanno visto temperature giornaliere superare i 40 gradi Celsius. Le autorità sanitarie, tra cui la Korea Disease Control and Prevention Agency (KDCA), stanno monitorando con attenzione la situazione poiché le malattie legate al caldo continuano a causare decessi. È chiaro che la salute pubblica è in serio pericolo.

Una crisi climatica in tutto il continente asiatico

Questo problema non riguarda solo la Corea del Sud. Anche Giappone e Cina stanno vivendo temperature record quest’anno. Mercoledì, il Giappone ha dichiarato di aver vissuto il giorno più caldo mai registrato, con 41.2 gradi Celsius a Tamba, nella prefettura di Hyogo. Un fenomeno che dimostra quanto sia critica la situazione. Inoltre, sia Giappone che Corea del Sud hanno riportato che giugno di quest’anno è stato il mese più caldo mai documentato. La Cina ha segnalato un numero record di giorni con temperature superiori ai 35 gradi Celsius dalla metà di marzo.

In India, a New Delhi è stata emessa un’allerta rossa per il caldo, quando l’indice di calore ha raggiunto i 51.9 gradi Celsius. Non solo: in Myanmar, il mese scorso è stato registrato il giorno più caldo mai documentato per aprile, con temperature che hanno toccato i 48.2 gradi Celsius a Chauk. Qual è il futuro che ci attende se non agiamo ora?

Il cambiamento climatico e le sue conseguenze

Gli scienziati avvertono che il cambiamento climatico causato dall’uomo sta intensificando la frequenza di eventi climatici estremi, specialmente in Asia, dove le temperature aumentano quasi il doppio rispetto alla media globale. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, la temperatura media della massa terrestre asiatica nel 2023 è risultata superiore di circa 1.04 gradi Celsius rispetto alla media del 1991-2020, rendendo quest’anno uno dei più caldi mai registrati.

La situazione attuale in Corea del Sud e nel resto dell’Asia è un chiaro segnale della crisi climatica in corso. È fondamentale che le autorità locali e nazionali prendano misure immediate per proteggere la salute pubblica e affrontare le conseguenze devastanti del cambiamento climatico. È tempo di agire, non possiamo più aspettare.