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Reddito di Libertà, nuove domande dal 12 maggio 2025

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Roma, 8 mag. (Adnkronos) - Dal 12 maggio 2025 al via le nuove domande per il reddito di libertà. Lo comunica l'Inps in una nota. Si tratta di un contributo economico destinato a sostenere l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza per sostenerle in tutto il percorso di f...

Roma, 8 mag. (Adnkronos) – Dal 12 maggio 2025 al via le nuove domande per il reddito di libertà. Lo comunica l'Inps in una nota.

Si tratta di un contributo economico destinato a sostenere l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza per sostenerle in tutto il percorso di fuoriuscita dalla violenza e riacquisizione dell’autonomia personale e per i figli.

E' rivolto alle donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali, residenti nel territorio italiano, cittadine italiane o comunitarie. In caso di cittadine di Stato extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno, comprese le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o di protezione sussidiaria.

E' specifico per le donne in condizione di povertà, legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente, dichiarato dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale; seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione e da un servizio sociale.

E' pensato per favorire l’autonomia abitativa e personale e il percorso scolastico e formativo dei figli minori.

Le domande, spiega l'Istituto, ''dovranno essere inoltrate tramite i comuni, nel cui ambito è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, a prescindere dalla residenza o domicilio''. L’accoglimento delle domande sarà determinato sulla base delle risorse regionali e dell’ordine cronologico di presentazione.

Le domande presentate nel 2025, comprese quelle ripresentate entro il termine del 18 aprile e che avranno priorità rispetto alle nuove istanze, resteranno valide fino al 31 dicembre 2025 e saranno accolte nei limiti delle risorse trasferite all’INPS entro tale data. In caso di mancata accettazione, si potrà presentare una nuova richiesta a partire dal primo gennaio 2026.