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Seggi aperti fino alle 15 per il Referendum su cittadinanza, lavoro e ballottaggi: affluenza e aggiornamenti

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Referendum: seggi aperti dalle 7 alle 15, poi lo spoglio. Serve il quorum del 50% più uno. Affluenza al 22,73% nel primo giorno.

Oggi si torna a votare: i seggi sono aperti dalle 7 alle 15, al termine inizierà lo spoglio. Perché i Referendum siano validi, è necessario raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto. L’affluenza nella prima giornata è stata del 22,73%, un dato da monitorare fino alla chiusura dei seggi.

Referendum su cittadinanza, lavoro e ballottaggi: seggi aperti fino alle 15, affluenza e aggiornamenti

Oggi, 9 giugno, i seggi riaprono alle 7 e sarà possibile votare fino alle 15. Tuttavia, raggiungere il quorum del 50% più uno degli elettori appare ormai un’impresa ardua, se non impossibile. Un risultato che rappresenta una vittoria per il governo di Giorgia Meloni, la quale ha più volte esortato a non partecipare al voto. Come previsto, la premier si è recata al seggio senza ritirare le schede, una scelta che la equipara di fatto a chi non si è recato alle urne, non contribuendo quindi al raggiungimento del quorum.

La partecipazione al voto a livello nazionale raggiunge il 22,73%, con oltre 11 milioni e 700 mila elettori che si sono recati alle urne per votare i referendum. Questo dato riflette un coinvolgimento ancora limitato, considerando l’ampiezza dell’elettorato complessivo.

I dati disponibili delle 23, di tutti i 5 quesiti, mostrano le seguenti percentuali:

  • Quesito 1 – reintegro licenziamenti illegittimi: 22,73%
  • Quesito 2 – licenziamenti e limiti di indennità: 22,73%
  • Quesito 3 – tutela contratti a termine: 22,73%
  • Quesito 4 – responsabilità infortuni sul lavoro: 22,74%
  • Quesito 5 – cittadinanza: 22,73%

La Toscana guida la classifica delle regioni con la maggiore partecipazione al voto, con un’affluenza del 29,99%, seguita dall’Emilia-Romagna con il 28,85% e dal Piemonte con il 27,13%. Al contrario, le regioni con la più bassa presenza alle urne sono il Trentino-Alto Adige (16,13%), la Calabria (16,23%) e la Sicilia (16,32%).

Anche per i 13 comuni coinvolti nel secondo turno delle elezioni amministrative si registra un calo nella partecipazione. La partecipazione complessiva al voto per le amministrative, considerando i dati rilevati fino alle 23, si attesta al 37,36%, in calo rispetto al 48,51% registrato al primo turno.