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Romania, confermata in appello la condanna per Filippo Mosca: 8 anni e 3 mesi di carcere

Le parole della madre: "Abbandonata dalle istituzioni, siamo distrutti"

Le parole della madre: "Abbandonata dalle istituzioni, siamo distrutti"

La Corte d’Appello della Romania ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca, il giovane originario di Caltanissetta detenuto da circa un anno nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania.

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Romania, confermata in appello la condanna per Filippo Mosca

Filippo Mosca, insieme a Luca Cammalleri, è stato condannato in appello a 8 anni e 3 mesi di carcere: l’accusa nei loro confronti è quella di traffico internazionale di stupefacenti. Anche una ragazza italiana, della quale però non si conosce l’identità, ha ricevuto la medesima condanna.

Le parole della madre

Ornella Matraxia, la mamma di Filippo Mosca, dopo la sentenza della Corte d’Appello della Romania, ha dichiarato: “Si sono presi tre mesi, senza ragioni, rimandando una decisione in realtà già presa, ci hanno fatto attendere inutilmente altri lunghi mesi. Siamo distrutti. Nel cuore c’era la speranza che qualcosa cambiasse, ma immaginavo che la batosta sarebbe arrivata ancora più forte. Ce lo aspettavamo tutti, anche Filippo“.

Alla vigilia della sentenza d’appello, la donna aveva rilasciato qualche dichiarazione ai microfoni di Newgen: “Ho scritto al presidente Mattarella, senza ottenere risposta, mentre l’atteggiamento del ministro Tajani, che ha allargato le braccia dicendo di non poter fare nulla, non mi è sembrato propositivo. La risposta del mondo politico è sempre stata che di cittadini italiani detenuti all’estero ce ne sono 2.400, ma il mio pensiero è che sia dovere del nostro Paese dare assistenza e supporto a tutti e 2400 i casi, verificando quali siano le condizioni di detenzione e se vi siano stati giusti processi: e in caso contrario, come accaduto a Filippo, battere maggiormente i pugni sul tavolo con gli omologhi degli altri Paesi, battendosi per i propri cittadini. Io non mi aspetto che le cose cambino proprio perché mi sono sentita tanto abbandonata dalle istituzioni“.

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