Roma, 4 set. (Adnkronos Salute) – Nel primo Cdm dopo la pausa di agosto tornano sul tavolo del Governo diversi provvedimenti che riguardano la sanità. Messa in stand-by prima di Ferragosto, riappare oggi la bozza di schema di disegno di legge che delega il Governo a riscrivere la disciplina delle professioni sanitarie e della responsabilità professionale.
Previsto anche il via libera alla scuola di specializzazione per i medici di famiglia, per permettere al Ssn di avere un ricambio generazionale visto che molti hanno lasciato o lasceranno gli ambulatori.
Sul fronte dello scudo, molto atteso dai medici, si interviene sulla responsabilità penale dei medici limitandola ai soli casi di colpa grave quando abbiano rispettato linee guida e buone pratiche cliniche. L'articolo 7 del testo interviene sul codice penale modificando l'articolo 590-sexies e introducendo il nuovo articolo 590-septies. Ma nell'articolo 8 si precisa che i sanitari devono attenersi anche alle buone pratiche clinico-assistenziali. Viene introdotta "la valutazione della colpa alla luce di risorse e condizioni disponibili", e rafforzata "l'inderogabilità delle linee guida come norme di riferimento". Il Governo ha tempo fino al 31 dicembre, con l'ok delle Regioni e delle Commissioni parlamentari.
Nello schema di disegno di legge è evidenziato l'obiettivo dei provvedimenti, "al fine di potenziare il Servizio sanitario nazionale e di assicurare le risorse umane necessarie a garantire i livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei principi di dignità e centralità della persona e dei bisogni del malato". Si punta quindi a contrastare la carenza del personale sanitario e la disomogeneità di distribuzione. L'articolo 4 infatti indica che si vuole "promuovere l'istituzione di un Sistema nazionale di certificazione delle competenze specifico per il settore sanitario, valorizzando l'esperienza e le competenze acquisite dai professionisti sanitari; definire una strategia per la costruzione di un sistema di governance dell'intelligenza artificiale nel settore sanitario che ne assicuri l'utilizzo nel rispetto del regolamento (Ue) 2024/1689; individuare criteri aggiornati per la formazione manageriale del personale del Ssn e adattare gli obiettivi della formazione continua in medicina in linea con i nuovi bisogni di salute e le relative competenze sanitarie".
L'articolo 5 individua i criteri e i principi per il potenziamento della formazione sanitaria specialistica, con la trasformazione del corso post laurea di medicina generale in scuola di specializzazione. Ma non solo. Si vuole "valorizzare le specializzazioni sanitarie aumentandone l'attrattività, mediante l'istituzione di scuole di specializzazione anche con riferimento: alla professione sanitaria di chimico, per ampliare le possibilità di accesso Ssn e garantire il turnover generazionale; alla professione sanitaria di odontoiatra, per corrispondere all'esigenza di disporre di professionisti specializzati con specifiche competenze a supporto dell'attività forense; alla professione sanitaria di biologo, per ampliare la possibilità di accesso al Servizio sanitario nazionale e rispondere all'esigenza di disporre di professionisti anche nell'ambito dell'igiene pubblica a indirizzo ambientale".