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Prima dell’inizio del Festival di Sanremo 2024, si incendiano le polemiche in merito allo spot pubblicitario condiviso.
Il Festival di Sanremo e le polemiche sullo spot
A tre giorni dall’inizio del Festival, come da tradizione, si sono accese le polemiche attorno alla pubblicità dello spot di Pupa, noto marchio di make up.
Lo spot al centro delle polemiche
Nello spot si vede uno sposo sull’altare che attende la sua sposa. Lei si prepara e poi lo raggiunge in una chiesa gremita, ma l’arrivo di un’altra donna, bagnata dal temporale cambierà i piani e la porterà via, lasciando l’uomo solo e incredulo.
Lo spot del Festival 2024 e le parole di Simone Pillon e Natascia Maesi
«Ossessivo lasciare messaggi in questi termini porta ad una sorta di propaganda sapientemente orchestrata che ha la finalità di portare avanti quello che è un vero e proprio contagio sociale. Le conseguenze sono quelle che vediamo con l’aumento della disforia di genere, la confusione di orientamento sessuale nei ragazzini e a farne le spese sono loro. Se andiamo avanti cosi dovremo mettere l’avviso ‘questo spot nuoce gravemente all’orientamento sessuale dei giovani. Se a noi adulti lascia indifferenti, è invece un potente strumento di indottrinamento per i ragazzini. Sanremo è diventato un festival LGBTQ. Che si continui così lo trovo veramente stucchevole».
A queste parole, non si è fatta attendere la replica di Natascia Maesi, presidente nazionale Arcigay:
«Se Pillon grida allo scandalo di fronte ad uno spot che racconta la fuga di due donne che scelgono di amarsi sfidando le convenzioni sociali e il destino di un matrimonio eterosessuale imposto o non desiderato, è perché crede di vivere ancora nel Medioevo, in un mondo che non c’è più. Che gli piaccia o no, le lesbiche esistono e mettono su famiglia».