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Sanzioni e tariffe: gli Stati Uniti intensificano la pressione su Putin

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Le nuove sanzioni statunitensi potrebbero cambiare le sorti del conflitto in Ucraina.

Il Segretario del Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha lanciato un appello per l’implementazione di tariffe secondarie sulle importazioni di petrolio russo, esortando i partner europei a unirsi agli sforzi per ‘portare Putin al tavolo’. La situazione si fa sempre più tesa, mentre il conflitto in Ucraina si intensifica e le economie sono messe alla prova.

La posizione degli Stati Uniti e la risposta europea

Nel corso di un’intervista a NBC News, Bessent ha dichiarato che la lotta tra le forze ucraine e l’economia russa è diventata una corsa contro il tempo. “È una gara tra quanto tempo può resistere l’esercito ucraino e quanto tempo può resistere l’economia russa”, ha affermato Bessent. Ha sottolineato l’importanza di un’azione coordinata per aumentare la pressione su Mosca, invitando i paesi europei a collaborare per ‘collassare’ l’economia russa.

Bessent ha chiarito che ulteriori sanzioni e tariffe secondarie sulle nazioni che importano petrolio russo potrebbero spingere l’economia russa verso un ‘collasso totale’. “Siamo pronti ad aumentare la pressione su Mosca, ma abbiamo bisogno che i nostri partner europei ci seguano”, ha aggiunto.

Questo avvertimento arriva dopo che l’amministrazione del presidente Donald Trump ha imposto tariffe del 50% all’India per le sue continue importazioni di petrolio russo, una delle misure più severe mai adottate da Washington.

L’attacco russo e le reazioni internazionali

Nelle ore precedenti le dichiarazioni di Bessent, la Russia ha eseguito quello che è stato descritto come il suo più grande attacco aereo dall’inizio dell’invasione nel 2022. Gli attacchi notturni hanno causato almeno quattro vittime e hanno incendiato un edificio governativo a Kyiv. Keith Kellogg, inviato degli Stati Uniti in Ucraina, ha condannato l’attacco, affermando su X che Mosca sta “escalando con il più grande attacco della guerra, colpendo gli uffici del governo ucraino a Kyiv”.

“Questo attacco non è un segnale che la Russia desideri porre fine diplomaticamente a questa guerra”, ha aggiunto Kellogg, evidenziando la gravità della situazione attuale. Nel frattempo, Trump ha accennato a una possibile posizione più dura, dichiarando che era pronto ad aumentare le sanzioni contro Mosca e i suoi acquirenti di petrolio.

Le prospettive future e la posizione dell’Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha accolto favorevolmente la possibilità di sanzioni contro i paesi che continuano a fare affari con Mosca. In un’intervista a ABC, Zelenskyy ha affermato: “Sono molto grato a tutti i partner, ma alcuni di loro continuano a comprare petrolio e gas russo e questo non è giusto… Penso che l’idea di imporre tariffe ai paesi che continuano a trattare con la Russia sia giusta”.

Nonostante gli sforzi diplomatici, le speranze di una risoluzione pacifica sembrano svanire. La scorsa settimana, Trump ha incontrato Putin ad Anchorage, ma le discussioni non hanno portato a risultati concreti. Gli attacchi russi alle città ucraine continuano, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione. La situazione resta fluida, con gli sviluppi che potrebbero cambiare le sorti del conflitto in qualsiasi momento.