Milano è al centro di un nuovo scandalo legato all’urbanistica, che sta scuotendo la gestione pubblica della città. Al centro dell’inchiesta c’è l’assessore Tancredi, figura chiave coinvolta in presunte irregolarità legate a concessioni edilizie e varianti urbanistiche.
Incertezza sulla guida dell’urbanistica a Milano dopo le dimissioni di Tancredi
Non si conoscerà a breve il nome del nuovo assessore all’urbanistica di Milano, dopo le dimissioni di Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha avanzato richiesta di arresti domiciliari.
Le deleghe all’Urbanistica sono state affidate temporaneamente alla vicesindaca Anna Scavuzzo. Il sindaco Giuseppe Sala, nella sua prima uscita pubblica dopo aver deciso di proseguire il mandato nonostante l’inchiesta che lo riguarda, ha spiegato di voler “fare la scelta giusta con calma”.
“È una soluzione temporanea, è chiaro che non è la soluzione con la quale potremo lavorare perché manca ancora molto tempo alla fine del mandato. Però al momento dobbiamo fare così. Non mi spingerei a dire che decidiamo in settimana, fra due settimane, voglio fare la scelta giusta e con calma. Approfitto dell’occasione per ringraziare Tancredi, che ha fatto un grande lavoro. Io credo molto nella sua onestà e mi spiace per come sia finita, guardiamo avanti”.
Sala ha ribadito la propria innocenza e ha espresso determinazione a portare avanti il suo incarico, sottolineando la fiducia nelle capacità dei cittadini milanesi e chiedendo loro collaborazione per il futuro della città.
Scandalo urbanistica a Milano, Tancredi al centro dell’inchiesta: oggi l’interrogatorio di garanzia
Oggi, mercoledì 23 luglio, è previsto il suo interrogatorio di garanzia, un passaggio cruciale per fare chiarezza sulle accuse che la Procura ha formalizzato nei suoi confronti.
Sei indagati, tra cui l’ex assessore Giancarlo Tancredi, saranno sottoposti a interrogatori preventivi davanti al giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini, in seguito alle richieste di misure cautelari avanzate dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini, Mauro Clerici e dall’aggiunto Tiziana Siciliano. Oltre a Tancredi, accusato di corruzione, falso e induzione a dare o promettere utilità, rischiano arresti e interdizioni anche il presidente del gruppo Coima Manfredi Catella, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, il suo vice Alessandro Scandurra, l’architetto Federico Pella e l’imprenditore Andrea Bezziccheri.
Le indagini riguardano un sistema di conflitti di interesse e pressioni per orientare i pareri urbanistici, favorendo interessi privati a discapito del pubblico. Sono al centro dell’attenzione bonifici sospetti e progetti come Scalo Romana e Pirellino, gestiti in modo opaco. L’inchiesta evidenzia un predominio degli interessi privati che ha portato a un’espansione edilizia incontrollata, danneggiando l’interesse pubblico.
Le decisioni del gip, attese a fine interrogatori, saranno cruciali per il futuro dell’amministrazione milanese.