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Sport: a Roma l’incontro su inclusione e talento, con Bebe Vio e Onorato

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Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Lo sport come strumento di inclusione, crescita e libertà. È questo il filo conduttore dell’incontro “Oltre le barriere. Sport e inclusione” che si è svolto ieri al Circolo degli Esteri di Roma, promosso da Formiche in collaborazione...

Roma, 10 ott. (Adnkronos) – Lo sport come strumento di inclusione, crescita e libertà. È questo il filo conduttore dell’incontro “Oltre le barriere. Sport e inclusione” che si è svolto ieri al Circolo degli Esteri di Roma, promosso da Formiche in collaborazione con art4sport e SuperJob. Protagonisti dell’evento la campionessa paralimpica Bebe Vio Grandis e Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma, in un dialogo aperto su come ‘accogliere’ la disabilità, senza averne paura e su come rendere l’attività sportiva sempre più accessibile per farla diventare un reale motore di empowerment e partecipazione.

L’incontro ha lanciato un messaggio positivo sul valore della diversità e sul ruolo educativo e sociale dello sport, in particolare per i più giovani: una palestra di vita dove si imparano il rispetto, la collaborazione e la fiducia in se stessi, ma anche un potente strumento che crea legami, stimola il gioco di squadra e la condivisione di obiettivi comuni. Coltivare le abilità e i talenti di ciascuno significa offrire ai ragazzi la possibilità di credere nei propri sogni e di costruire un futuro fondato sull’autonomia e sull’autostima.

“Lo sport è la mia libertà. Ti insegna che i limiti si possono superare e che, insieme, si può arrivare ovunque. L’inclusione nasce proprio da qui: dal credere che ogni persona abbia il diritto di giocarsi la propria partita”, ha dichiarato Bebe Vio Grandis. “Bebe è un esempio straordinario, un inno alla vita. Oggi più che mai abbiamo la consapevolezza che l’attività sportiva sia il più potente mezzo per superare barriere, favorire inclusione sociale e il benessere psico-fisico. Noi a Roma stiamo lavorando per rendere lo sport un diritto concreto, perché oggi – tra costi elevati e strutture obsolete – è un lusso. Stiamo costruendo tre palazzetti accessibili dove si applicheranno tariffe calmierate, così come nei nuovi impianti che stiamo riaprendo. Inoltre da tre anni abbiamo promosso i voucher sportivi, per persone con un senza disabilità, da 500 euro: un aiuto concreto per migliaia di famiglie”, ha dichiarato Alessandro Onorato.

L’evento è nato su iniziativa di Formiche e dall’impegno di due realtà che fanno dello sport un motore di inclusione per bambini e ragazzi con disabilità. Art4sport, nasce nel 2009 ispirandosi alla storia di Bebe Vio Grandis, con la finalità di migliorare la qualità della vita dei giovani con amputazioni d’arto e delle loro famiglie, promuovendo in Italia la conoscenza e la pratica dello sport paralimpico. Oggi l’Associazione è un punto di riferimento per tanti ragazzi che, grazie allo sport, ritrovano fiducia, autonomia e possibilità di esprimersi. SuperJob è la piattaforma gratuita di e-recruitment nata nel 2020 per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, che porta avanti numerose iniziative sui temi della diversità e dell’inclusione, incoraggiando il dialogo tra Istituzioni, aziende, terzo settore, scuola e mondo dello sport, per costruire una società più equa e realmente partecipativa.

“L’inclusione è fatta di esperienze condivise, non di slogan. Questo incontro è una testimonianza forte di come ogni limite possa trasformarsi in una nuova possibilità”, ha detto Ottavia Landi, presidente di SuperJob. “Nel lavoro, nello sport e nella vita quotidiana delle famiglie che convivono con una disabilità, SuperJob vuole offrire strumenti di autonomia e consapevolezza, aiutando le persone a valorizzare le proprie capacità e a sentirsi parte di una comunità. L’evento di ieri è stata anche l’occasione per rivolgere un appello alle Istituzioni affinché si impegnino per rendere il sistema sportivo italiano realmente inclusivo. Una società che investe sullo sport investe nel futuro”. Un messaggio corale, che unisce esperienze, visioni e responsabilità comuni: perché lo sport non è solo competizione, ma un linguaggio universale di libertà, dignità e speranza.