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Strage di Brandizzo, immagini mai viste e telefonate ricostruiscono la notte della tragedia

Strage di Brandizzo

Un video sulla strage di Brandizzo mostra gli ultimi istanti prima dell’incidente. Il Tgr Piemonte ha diffuso le immagini e gli audio di quella notte.

La Strage di Brandizzo resta una delle pagine più dolorose della recente cronaca italiana, un evento che ha messo in discussione procedure, controlli e responsabilità nel settore ferroviario. Nella notte tra il 30 e il 31 agosto 2023, cinque operai impegnati in un intervento di manutenzione persero la vita travolti da un treno in corsa, mentre si trovavano sui binari in attesa dell’interruzione della circolazione.

A due anni di distanza, nuove immagini e gli audio delle comunicazioni interne contribuiscono a illuminare ulteriormente ciò che accadde in quei minuti fatali, offrendo uno sguardo diretto su errori, ritardi e fraintendimenti che hanno portato alla tragedia.

Le nuove immagini della notte della Strage di Brandizzo

Le registrazioni, come riportato da Tgr Piemonte, acquisite dalla polizia ferroviaria e ora parte integrata dell’indagine della Procura di Ivrea, mostrano gli addetti della Sigifer già all’opera sui binari mentre il convoglio diretto a Torino sopraggiunge senza rallentare. Le telecamere documentano anche i momenti immediatamente successivi all’impatto, fornendo un contributo ritenuto essenziale per ricostruire l’esatta sequenza degli eventi.

Accanto alle immagini, il servizio ha diffuso l’audio delle comunicazioni interne tra tecnici Rfi, tra cui le concitate telefonate del caposcorta Antonio Massa e della dirigente della circolazione, registrazioni in cui emergono frasi drammatiche come “C’è ’sto treno che è passato… ha preso le persone” e “Porca puttana questi ragazzi…”.

Strage di Brandizzo, il video inedito e le telefonate rivelano nuovi drammatici dettagli

Gli audio acquisiti dagli investigatori rivelano la crescente confusione nella gestione delle comunicazioni quella notte, mentre gli operai si trovavano sui binari senza che l’interruzione della linea fosse stata formalmente attivata. Le conversazioni, intercettate pochi minuti prima dell’incidente, mostrano il tentativo di coordinare la finestra temporale per i lavori, in un contesto in cui un transito ferroviario era ancora previsto.

Mentre Massa cerca conferme dalla sala operativa, gli operai – convinti che l’ultimo treno fosse già passato – iniziano a svitare i bulloni delle rotaie. L’impatto avviene alle 23:49, proprio durante la richiesta ufficiale di sospensione del traffico.

Tutto a posto?“, chiede Repaci appena prende la cornetta. “No, non tutto a posto. C’è sto treno che è passato. Non pensavo ci fossero più treni, ha preso le persone. Ha investito, cazzo. Chiamate la Polfer, chiamate tutto porta puttana“.

L’indagine della Procura di Ivrea, oggi chiusa, ha portato all’iscrizione di 24 indagati tra persone fisiche e società, con accuse che vanno dall’omicidio colposo al disastro ferroviario per la morte di Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera.