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Strage di Casteldaccia: il primo riscontro dell'autopsia sui corpi degli operai

Casteldaccia autopsia operai

A distanza di tre giorni dalla strage di Casteldaccia che ha portato alla morte cinque operai, oggi, 9 maggio, sono iniziate le autopsie sui corpi delle vittime al Policlinico di Palermo

Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano, Epifanio Alsazia e Giuseppe La Barbera sarebbero morti a causa delle esalazioni di idrogeno solforato, ma sarà l’esame autoptico, in corso in queste ore, a fornire maggiori risultati.

Strage di Casteldaccia: l’autopsia sui corpi degli operai

La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo e le autopsie sui corpi dei cinque operai potranno fornire dettagli più precisi.

Il pubblico ministero della procura di Termini Imerese, Elvira Cuti, titolare del procedimento penale, ha conferito l’incarico a quattro medici in servizio presso l’istituto di Medicina legale di Palermo: Stefania Zerbo, Ginevra Malta, Erika Serena Sorrentino e Tommaso D’Anna.

I primi risultati delle autopsie sui corpi

Le autopsie su tre dei cinque operai morti a Casteldaccia hanno confermato i primi dubbi in merito all’incidente, che attribuivano all’idrogeno solforato la causa del decesso.

I primi risultati hanno confermato tale ipotesi: le vittime avevano i polmoni completamente ostruiti per aver respirato il gas tossico sprigionato dalla fermentazione dei liquami.

Venerdì saranno eseguite le autopsie sui corpi degli altri due operai morti.

In prognosi riservata il sesto operaio

Resta riservata la prognosi del sesto operaio, Domenico Viola, coinvolto nell’incidente, intubato sul posto e poi trasferito in ospedale: ricoverato nella terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza del Policlinico di Palermo.